Stellantis: i sindacati chiedono investimenti nell’ibrido per Pratola Serra

Lo stabilimento produce solo motori diesel per ora
stellantis pratola serra ibrido

Lo stabilimento di Pratola Serra è uno dei principali siti di produzione di motori diesel di Stellantis. Il sito, da tempo, è in crisi a causa del calo della domanda dei motori a gasolio in Europa. Il Piano Italia di FCA, confermato lo scorso anno, prevede l’aggiornamento dei motori diesel già in produzione (per rispettare le norme sulle emissioni) e l’avvio di nuovi motori per il Ducato.

Il piano industriale è stato, da tempo, giudicato insufficiente dai sindacati. Dalla scorsa estate, inoltre, è partita a Pratola Serra la produzione di mascherine che ha permesso di assorbire parte degli esuberi riducendo il ricorso agli ammortizzatori sociali. Si tratta, però, di un progetto temporaneo che non lascia garanzie per il futuro.

In merito al futuro di Pratola Serra, stabilimento vitale per l’intera area industriale irpina, arriva la dura presa di posizione del coordinatore nazionale della Fiom, Simone Marinelli. Il rappresentate dei lavoratori, infatti, torna a chiedere nuovi impegni a Stellantis per il futuro di Pratola Serra. L’addio al diesel è inevitabile così come il passaggio all’elettrificazione.

Ecco le parole di Marinelli: “C’è sicuramente preoccupazione perché Pratola Serra produce esclusivamente motori diesel. Se guardiamo se dati che ci arrivano dal mercato europeo, questa è una tecnologia in discesa. Serviranno quindi investimenti in sviluppo e innovazione”

La Fiom ha da tempo indicato la necessità di passare all’ibrido per Pratola Serra. Sull’argomento, Marinelli sottolinea: “c’è uno strumento messo in campo dal governo precedente che consente un abbattimento pesante dell’orario di lavoro per di formare i lavoratori sulle nuove competenze necessarie. Non possiamo perdere tempo”

Il futuro di Pratola Serra è incerto

Al momento, da parte della nuova dirigenza di Stellantis non sono arrivate novità di alcun tipo. Il sito di Pratola Serra, almeno sino al 2022, continuerà a produrre motori diesel per diversi modelli del gruppo e, in particolare, per i modelli che appartenevano ad FCA. Nel frattempo, continuerà la produzione per il Ducato e, almeno sino a settembre, delle mascherine.

Per maggiori dettagli sul futuro dello stabilimento sarà, invece, necessario attendere il piano industriale di Stellantis. La dirigenza del gruppo, a partite dal CEO Tavares, ha confermato la volontà di non chiudere alcuno stabilimento e di sfruttare le sinergie per continuare a crescere. Staremo a vedere quale sarà il futuro per il sito campano.

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