La crisi dei chip continua a colpire gli stabilimenti italiani di Stellantis e, in particolare, lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, fermo da alcuni giorni a causa della carenza di semiconduttori che sta impedendo il regolare svolgimento delle attività produttive sulla linea della Fiat Panda. La produzione della segmento A del marchio italiano è ferma e continuerà ad esserlo ancora per diversi giorni.
È notizia di queste ore, infatti, che per lo stabilimento campano è stato approvato il ricorso alla cassa integrazione per le prossime due settimane, fino al prossimo 30 settembre. Nel caso in cui i problemi con le forniture non dovessero essere risolti, con conseguente fermo produttivo dello stabilimento, per i lavoratori ci sarà comunque il supporto degli ammortizzatori sociali.
Biagio Trapani e Aniello Guarino, segretario generale e coordinatore settore automotive della Fim di Napoli, sottolineano: “Abbiamo chiesto ed ottenuto che l’azienda si facesse carico dei costi per la maturazione del rateo del mese in corso anche nel caso non si raggiungano i giorni lavorativi necessari. Ma ora urge un incontro con la Regione Campania e con l’Unione industriali per poter istituire un tavolo permanente di crisi e monitorare questa emergenza legata alla componentistica, che se non affrontata rischia di far perdere lavoro”
Secondo i rappresentati dei lavoratori, infatti, di questo passo c’è il rischio di registrare un vero e proprio “collasso dell’intero settore automotive a Napoli e nell’indotto” La situazione è molto delicata e difficilmente verrà risolta in tempi brevi. I problemi con le forniture sono destinati a continuare e potrebbero condizionare le attività di Pomigliano d’Arco per i prossimi mesi.
La crisi dei chip continua rallentare le attività di Stellantis
I problemi con le forniture di semiconduttori diventano sempre più rilevanti per Stellantis. Il gruppo è alle prese con tali problematiche in diversi siti di produzione in Europa. Gli stop produttivi diventano sempre più frequenti con la difficoltà per l’azienda di mantenere un ritmo costante delle attività produttive e conseguenze dirette sui lavoratori. In Spagna, ad esempio, Stellantis ha licenziato centinaia di lavoratori a tempo determinato a causa della crisi.
Cosa succederà nel corso delle prossime settimane? Il gruppo, ricordiamo, ha confermato di attendersi un miglioramento della situazione nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno. Nello stesso tempo, però, Tavares ha confermato che la crisi dei chip continuerà anche il prossimo anno, probabilmente con un’intensità inferiore. È lecito, quindi, attendersi nuovi stop produttivi per tutto l’autunno, con una produzione incostante negli stabilimenti europei del gruppo. Ulteriori aggiornamenti sulla situazione arriveranno, di certo, nel corso delle prossime settimane.