Stellantis conferma: non ci sarà un ridimensionamento di Melfi

stellantis melfi

Lo stabilimento di Melfi non sarà al centro di un programma di ridimensionamento con un taglio della capacità produttiva. Stellantis, inoltre, conferma di voler continuare a portare avanti il piano industriale presentato da FCA due anni fa e di non aver alcuna intenzione di ridurre la capacità produttiva in Italia. Questi sono gli elementi principali emersi dal primo confronto tra Stellantis e i sindacati italiani che hanno incontrato la dirigenza del gruppo a Torino.

L’incontro si è reso necessario dopo la forte crescita del ricorso agli ammortizzatori sociali negli stabilimenti italiani di Stellantis nel corso degli ultimi mesi. In questo momento, tra i siti italiani, ci sono diverse criticità e la preoccupazione tra i lavoratori è molto alta. Nelle scorse settimane, inoltre, si era parlato di un possibile taglio definitivo della produzione a Melfi, stabilimento che dallo scorso febbraio sta facendo i conti con un costante ricorso alla cassa integrazione.

A seguito dell’incontro, i rappresentanti Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr hanno confermato che Stellantis non ha intenzione di ridurre la capacità produttiva in Italia e, in particolare, a Melfi. L’azienda, stando a quanto rivelato dai sindacati, sta studiando delle azioni finalizzate a fronteggiare il forte calo della domanda di mercato registrato in queste settimane.

I sindacati hanno aggiunto in una nota: “la richiesta sindacale è stata, per tutte le realtà italiane ed in particolare dalle preoccupazioni su Melfi, di cessare la gestione unilaterale a cui stiamo assistendo in queste settimane, di scongiurare il ridimensionamento delle capacità produttive o operazioni che producano impatti occupazionali inaccettabili anche nell’indotto. Piuttosto chiediamo un confronto sul piano industriale in vigore e sulle nuove strategie vista la situazione difficile di tutto il settore”

Il confronto tra Stellantis e sindacati continuerà

Da notare, inoltre, che sono in programma nuove occasioni di confronto tra sindacati e Stellantis, già a partire dalla fine del prossimo mese di maggio. Dopo il primo incontro tenutosi ieri, l’azienda sembra aver fugato i dubbi di un ridimensionamento in Italia ma gli elementi da chiarire sono ancora molti. Anche gli investimenti, promessi e ancora da mettere in atto, sono diversi.

Staremo a vedere quali saranno le scelte dell’azienda e come andrà ad evolversi la produzione negli stabilimenti italiani del gruppo. Con una domanda da parte del mercato ancora bassa è lecito aspettarsi un nuovo ricorso alla cassa integrazione nel prossimo futuro per i siti produttivi dell’azienda. L’arrivo dei nuovi progetti, però, dovrebbe garantire un’inversione di tendenza ed una crescita dei livelli produttivi. Continuate a seguirci per saperne di più.

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