Sebastian Vettel e Lance Stroll avevano bisogno di più aiuto dai loro team per evitare l’incidente alla Variante Ascari durante il Gran Premio d’Italia a Monza, secondo il direttore della gara della FIA Michael Masi. Stroll è stato colpito da Vettel dopo che il pilota della Ferrari è ritornato in pista in mezzo alla curva dopo esser andato in testacoda. È stato quindi costretto Pierre Gasly a lasciare la pista quando è ripartito Stroll.
Entrambi i piloti hanno subito sanzioni per gli incidenti. Masi ha detto che la coppia avrebbe dovuto essere più “cauta”, ma ha aggiunto “ovviamente le squadre hanno un po’ da giocare” per aiutarle a evitare le collisioni.
Masi ha sottolineato che i team hanno accesso ai dati che avrebbero potuto utilizzare per istruire i loro piloti quando era possibile ricongiungersi in sicurezza. “Hanno tutto il GPS [Global Positioning System], tutto il posizionamento. Ovviamente è stato trasmesso in diretta, [stanno] ottenendo tutte le stesse immagini che tutti noi abbiamo ottenuto. Quindi ci sono tutti quegli strumenti a disposizione del team. L’onere era per i team quello di aiutarli“. Vettel ha detto che i lati alti dell’abitacolo nella sua Ferrari non si vedeva niente, il che significa che non riusciva a vedere Stroll arrivare.
Monza: le interviste ai protagonisti
“Tornando, sapevo che ci sarebbe stato un vuoto, ma ho faticato un po’ per uscire. Penso di essere rimasto bloccato sull’erba, quindi ho perso un po’ di slancio lì e questo ha richiesto un po’ più di tempo. Quindi sicuramente non è l’ideale ma non avevo nulla per guardare a sinistra. Ovviamente è compromesso perché abbiamo l’abitacolo alta ma non credo che sia un’opzione per lasciar perdere“.
Stroll ha anche detto che non aveva “nessuna visibilità sul mio lato destro” quando è arrivato in pista davanti a Gasly. “Non c’è niente al momento che puoi fare con queste macchine. È solo un po’ un gioco d’ipotesi quando ci troviamo in quella posizione“.