Sulla scia dell’organo di governo delle corse automobilistiche che annuncia di aver raggiunto un accordo privato con la Ferrari per ciò che riguarda i sospetti che il suo motore fosse illegale, tutte le squadre non affiliate alla casa automobilistica italiana hanno espresso la loro rabbia. Questi team erano Mercedes, Red Bull, AlphaTauri, McLaren, Renault, Williams e Racing Point. Tutti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per criticare la decisione della FIA e hanno suggerito di poter arrivare al punto di intraprendere un’azione legale per ottenere le risposte che volevano.
“Con la presente dichiariamo pubblicamente il nostro impegno comune a perseguire la piena e corretta divulgazione in materia, per garantire che il nostro sport tratti tutti i concorrenti in modo equo e uguale. Lo facciamo per conto dei fan, dei partecipanti e delle parti interessate della Formula 1“, ha affermato una dichiarazione rilasciata dalle sette squadre-
Mercedes ritira le accuse contro Ferrari
Successivamente, hanno inviato una lettera fortemente formulata al presidente della FIA Jean Todt ponendo una serie di domande sui motivi della decisione di interrompere le indagini sulla Ferrari. La posizione della FIA era che nel raggiungere un accordo evitava il potenziale per un caso giudiziario costoso e dannoso con la Ferrari sulla questione, perché non aveva modo di provare oltre ogni dubbio che la Ferrari avesse imbrogliato. Con la FIA ferma sulla questione, e Todt esprimendo la propria rabbia in una lettera di risposta alle osservazioni esplicite che le squadre avevano fatto, non era chiaro come si sarebbe sviluppata la situazione. Resta inteso, tuttavia, che una conferenza stampa congiunta delle sette squadre era stata inizialmente pianificata per il Gran Premio d’Australia di apertura della stagione prima di essere abbandonata a causa della situazione di coronarivus. Ora, tuttavia, fonti di alto livello hanno rivelato che Mercedes ha scelto di allontanarsi dalla questione e non rimarrà parte di alcuna azione futura.
Con il capo della Mercedes Toto Wolff che è stato una delle principali forze trainanti dietro la spinta per un’azione contro la FIA, non ci sono ancora state spiegazioni ufficiali sul perché ci sia stato un cambiamento di opinione.
Tuttavia, fonti suggeriscono che Wolff ha detto ai team rivali durante la preparazione al Gran Premio d’Australia cancellato che la mossa era arrivata su consiglio della società madre Daimler, che non voleva rimanere coinvolta in una battaglia che potrebbe essere dannosa sia per la F1 che per l’immagine della squadra.