In queste ultime settimane, lo stabilimento di Melfi, sede di produzione delle Jeep Compass e Renegade e della Fiat 500X, è finito in prima pagina per via del costante ricorso alla cassa integrazione, con circa 10 giorni di stop della produzione ad inizio aprile. Si è parlato anche di un possibile taglio della produzione della Renegade per contenere i costi.
Sull’attuale situazione di Melfi e sui futuri investimenti è intervenuto Christian Meunier, numero uno del marchio Jeep. Alla stampa italiana, il manager ha dichiarato: “La Jeep è oramai un marchio italo-americano: credo molto in Melfi e lì faremo ancora molti investimenti, voglio dire grazie a ogni lavoratore dello stabilimento, ai dealer e a tutti quelli che ci stanno supportando”
Al momento, è ancora presto per valutare quali saranno le prossime mosse del marchio americano in Italia ed, in particolare, nello stabilimento di Melfi. Le dichiarazioni di Meunier rappresentano, in ogni caso, un’importante garanzia per il futuro. Jeep non ha alcuna intenzione di rinunciare a modelli come Compass e Renegade che, grazie alle varianti plug-in hybrid, potranno continuare a sostenere il marchio nel corso dei prossimi anni.
Ricordiamo che tra pochi giorni, precisamente il prossimo 15 aprile, si svolgerà un importante incontro tra la dirigenza Stellantis e i sindacati italiani. Al centro dell’incontro ci sarà il tema degli investimenti del gruppo in Italia. Melfi e i modelli Jeep saranno, chiaramente, al centro delle discussioni considerando l’importanza dei due modelli per lo stabilimento, vero e proprio riferimento delle attività di Stellantis nel nostro Paese.
La terza Jeep europea non sarà prodotta in Italia
Il legame tra Jeep e l’Italia, come noto, non è stato sufficente a garantire l’avvio della produzione nel nostro Paese del terzo modello prodotto in Europa da Jeep. Il futuro SUV entry level, con dimensioni inferiori rispetto alla Renegade, non sarà realizzato in Italia. La produzione è prevista nello stabilimento di Tychy, in Polonia, a partire dal 2022.
Questo modello utilizzerà la piattaforma CMP e sarà realizzato, molto probabilmente, anche in versione elettrica a zero emissioni. Sulla stessa linea produttiva saranno realizzati anche il nuovo Alfa Romeo B-SUV ed un modello a marchio Fiat, in arrivo dal 2023.
Meunier, che non ha confermato la sede di produzione del progetto nonostante le informazioni già note, ha così commentato le caratteristiche del nuovo Mini SUV: “è stata già mostrata ad alcuni dealer in Europa che sono molto soddisfatti. Anche se piccola, sarà una vera Jeep al 100%. Fidatevi”