Anche con la crisi economica provocata dalla pandemia di coronavirus, Fiat eviterà licenziamenti in Brasile. Tuttavia, il ritmo della produzione di veicoli presso la casa automobilistica dovrebbe essere normalizzato solo il prossimo anno, con la fornitura di più materie prime. L’informazione è stata fornita da Fabrício Biondo, direttore della comunicazione per il Sud America di Stellantis, società nata dalla fusione di Fiat con il gruppo Peugeot Citroen.
Nessun licenziamento per Fiat in Brasile nonostante la crisi economica
Biondo afferma che l’anno 2021 sarà ancora difficile e che il problema più grande oggi è la scarsità di semiconduttori. “Abbiamo un forte aumento nell’applicazione dei semiconduttori nelle automobili a causa dell’aumento delle tecnologie. L’automobile oggi è un prodotto altamente tecnologico e connesso. Inoltre, con l’industria elettronica che ha aumentato le vendite, i nostri fornitori asiatici non sono in grado di fornirci i semiconduttori “, spiega Biondo ritiene che la normalizzazione inizierà nella seconda metà del 2021 e che la domanda di auto aiuterà il settore a riprendersi.
“La domanda di veicoli in Brasile è ancora forte. Poiché il Paese riesce a superare la pandemia, riteniamo che questo scenario sia positivo per il mantenimento del livello di occupazione. Per noi, la mancanza di componenti limita l’espansione della produzione, ma abbiamo lavorato duramente con i nostri team di acquisto e logistica e insieme ai nostri fornitori in modo da poter superare tutte queste difficoltà e mantenere il ritmo della fornitura. ”
Fiat domina in Brasile in questo inizio di 2021
Ricordiamo che Fiat in Brasile è la casa automobilistica con più immatricolazioni fino ad ora nel 2021. Il pickup Fiat Strada è risultato essere nei primi 4 mesi dell’anno il modello più venduto in assoluto. Ad aprile 3 delle prime 4 auto più vendute in quel paese erano della casa automobilistica italiana.
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