La prima Ferrari Testarossa cabriolet ufficiale è stata creata per Gianni Agnelli. Ad eccezione di un’altra unità, tutte le altre sono semplici trasformazioni aftermarket eseguite su unità convenzionali. Questo famoso pezzo color argento aveva una particolarità che pochi conoscono, la sua trasmissione era manuale ma aveva una modalità automatica, poiché Agnelli aveva una vecchia ferita alla gamba sinistra a causa di un incidente stradale che gli impediva di usare un’auto manuale con comfort.
All’epoca tutte le Ferrari dovevano essere manuali e infatti, ad eccezione delle Ferrari 400 e 412 Automatiche, tutte lo erano. Per questo, nella realizzazione della speciale Ferrari Testarossa cabriolet di Gianni Agnelli, l’azienda di Maranello e Pininfarina si era rivolta allo specialista francese Valeo, che aveva trovato una soluzione tanto accattivante quanto innovativa, per realizzare una frizione automatica elettronica.
Il lancio della Ferrari F40 è stato una bomba mediatica. La casa di Maranello intendeva produrre solo una manciata di esemplari ma la richiesta era così brutale che decise di aumentarla più volte fino a superare le 1.300 unità. Né gli specialisti né la Ferrari sono d’accordo con la cifra finale di produzione del modello, alcuni dicono che fosse 1.311 e altri dicono 1.315, anche se ci sono state anche voci che sottolineano che c’erano molte più Ferrari F40 che hanno lasciato Maranello.
Quel che è certo è che il capo del Gruppo FIAT e proprietario di maggioranza della Ferrari ha voluto una di queste straordinarie e taglienti auto sportive rosse, la cui configurazione la rendeva praticamente un modellino di circuito in grado di portare targhe.
Ciò significava che la Ferrari F40 era uno dei modelli con i controlli più duri sul mercato, vale a dire, poiché a quel tempo tutte le Ferrari erano auto sportive classiche nel cui sviluppo non tenevano conto del comfort di utilizzo, ma piuttosto la loro efficacia. Quindi, per gestirli era necessario agire su comandi come la frizione o innestare saldamente la classica leva con una manopola a sfera per guidarla sulla tradizionale griglia cromata.
Questo evidentemente era un problema per Gianni Agnelli, che oltre al già citato infortunio aveva già settant’anni quando gli fu consegnata la sua copia della Ferrari F40. Questo esemplare ha apparentemente la configurazione standard del modello, utilizzato dalla stragrande maggioranza delle F40 prodotte, ma Agnelli era più di un semplice cliente speciale ed è per questo che il suo esemplare è anche un pezzo unico.
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