Donald Trump è contento della soluzione adottata da FCA. Con un tweet riporta che: “Fiat Chrysler aggiungerà oltre 6500 posti di lavoro in Michigan, nell’area di Detroit, raddoppiando la sua forza lavoro oraria nell’ambito di investimento di 4,5 miliardi dollari. Grazie Fiat Chrysler“.
D’altro canto, però, si sono verificati più di 1300 licenziamenti in Illinos. Questo perché servirebbe a riorganizzare l’attività produttiva dell’azienda. Il motivo viene definito nel comunicato stampa come “per meglio allineare la produzione con la domanda globale“.
Ad Illinos c’è la catena di montaggio per l’assemblaggio del nuovo Jeep Cherokee. Tuttavia, la società ha comunicato allo Stato di fare il possibile per far rientrare i lavoratori licenziati a tempo pieno.
FCA: preoccupazione per l’Italia
Insieme alla novità di assumere nuovi lavoratori in America aumentano sempre più le preoccupazioni di una nuova delocalizzazione verso il Nord America, tagliando i lavoratori italiani. Il segretario della FIOM di Torino, Edi Lazzi, spiega in un comunicato che: “le nostre preoccupazioni per il destino degli stabilimenti italiani e torinesi in particolare non possono che aumentare. Viene confermato quello che da tempo segnaliamo,il progressivo spostamento del baricentro produttivo e di interesse economico finanziario verso il Nord America con un lento ma costante disimpegno dall’Europa ed in particolar modo dall’Italia”.