Nell’ambito dell’Expo 67 di Montreal, Alfa Romeo ha presentato al mondo un primissimo prototipo di Bertone. Il concept, senza nome, mirava a presentare una nuova era per le auto sportive italiane di tipo gran turismo. Più grande della media 2 + 2 coupé del suo tempo, questa Alfa era destinata al mercato nordamericano dove doveva competere con altre auto sportive di fascia alta come la Jaguar E-Type, la Porsche 911 o, ancora, la Chevrolet Corvette.
La concept car originale ha preso in prestito la sua struttura dall’Alfa Romeo Giulia Sprint GT, mentre il motore 1.6 litri 4 cilindri è stato preso direttamente dall’Alfa Romeo Giulia AWD. Questo concept è stato accolto molto bene dalla folla, tanto che è stato semplicemente soprannominato Alfa Romeo Montreal, un nome che è rimasto con esso fino a quando non è stato prodotto nel 1970.
Quando Alfa Romeo Montreal arrivò per la prima volta sul mercato, il suo design era appena cambiato rispetto al modello concettuale. La parte anteriore ora incorporava fari a scomparsa del tipo “a palpebra”, ispirati alla Lamborghini Miura. La forma e le proporzioni dell’auto, tuttavia, erano rimaste intatte, così come elementi di design unici per il prototipo, come le prese d’aria sul montante C, un dettaglio esclusivo di Montreal.
Era soprattutto sotto il cofano che le cose erano completamente cambiate. Il motore a 4 cilindri è stato sostituito da una meccanica leggermente più dura, un V8 da 2,6 litri che sviluppava una potenza di 197 cavalli e produceva una coppia di 173 piedi libbre. Era abbinato a una trasmissione manuale a 5 marce.
Alfa Romeo Montreal ha quindi offerto prestazioni mozzafiato per l’epoca, con uno sprint da 0 a 100 km / ora completato in soli 7,4 secondi e una velocità massima di 222 km / ora. Ciò le ha permesso, quando è stata commercializzata per la prima volta, di ritagliarsi un posto tra le auto di produzione più veloci al mondo.
La Montreal era inoltre dotata di tecnologie innovative per l’epoca, come un motore a doppio albero a camme in testa, una sospensione anteriore a doppio braccio oscillante, un differenziale posteriore a slittamento limitato e un sistema di iniezione meccanica del carburante marchiato SPICA .
Alfa Romeo Montreal era quindi pronta a conquistare il mercato nordamericano. Purtroppo i nuovi standard sulle emissioni di gas, imposti dai governi americano e canadese al momento della sua immissione sul mercato, lo hanno reso non conforme. Invece di modificare il veicolo di conseguenza, l’Alfa Romeo ha semplicemente abbandonato i piani per commercializzare la Montreal in Nord America, riservandola solo ai mercati europei. La città di Montreal non ha dunque purtroppo mai messo le mani su questa sublime sportiva italiana. Durante il suo ciclo di vita, tra il 1970 e il 1977, nello stabilimento di Torino, in Italia, furono assemblate solo 3.917 Alfa Romeo Montreal.
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