Sono tanti i nodi che dovranno essere sciolti da Fiat Chrysler Automobiles nel 2019. Il nuovo amministratore delegato Mike Manley avrà un bel lavoro da fare. Innanzi tutto bisognerà fare i conti con l’atteso calo delle vendite atteso in USA secondo le associazioni di categorie. Nel 2019 infatti per la prima volta dal 2014 si scenderà sotto i 17 milioni di auto immatricolate in America. Questo sarà un bel problema per FCA visto che il mercato americano è il suo più importante grazie soprattutto a Jeep e Ram.
Altro problema da attenzionare è quello relativo alla guerra dei dazi tra USA e Cina che non pochi problemi sta creando alle case automobilistiche ed in particolare a Fiat Chrysler che già di suo ha non pochi problemi ad ottenere la giusta attenzione da parte dei clienti cinesi. Non a caso è stato deciso un riposizionamento dei marchi con in primis Jeep che infatti ha già annunciato l’intenzione di lanciare sul mercato cinese inediti modelli pensati esclusivamente per i clienti di quel paese. Anche il rinnovo del contratto collettivo di lavoro in USA non fa dormire sonni tranquilli a Mike Manley. Nei prossimi mesi infatti la questione terrà banco tra le principali case automobilistiche americane.
Infine c’è la questione Europa. Preoccupa l’occupazione negli stabilimenti europei di Fiat Chrysler Automobiles ed in particolare in Italia dove il 2019 sarà un anno di transizione in attesa dei nuovi modelli. Le giornate di fermo produttivo nei siti italiani di FCA si dovrebbero moltiplicare il prossimo anno. Con Cassino e Mirafiori tra le più colpite. Il 2019 inoltre sarà l’anno in cui si getteranno le basi per il lancio dei futuri modelli di Alfa Romeo, Maserati, Fiat e Jeep.