Sebbene la Mercedes abbia vinto agevolmente il suo sesto titolo costruttori e piloti (con Hamilton), ha affrontato un momento difficile nel superare il vantaggio prestazionale della Ferrari nelle gare. Mentre parte di quel guadagno deriva dall’efficienza aerodinamica della Ferrari, ci sono stati pochi dubbi sul fatto che abbia costruito il motore più potente in F1 quest’anno.
Alla domanda di offrire una panoramica del tipo di margine che la Ferrari aveva su Mercedes al riguardo, Wolff ha detto ad Autosport: “Il vantaggio fluttua. Ciò che abbiamo visto a una differenza a volte anche di 50 CV. E la tendenza è che sta aumentando“. Il punto cruciale di Mercedes è stato cercare di capire dove la Ferrari ha avuto il vantaggio e Wolff pensa che il suo team abbia le risposte a ciò che deve fare per raggiungere la stessa potenza nel 2020.
Mercedes: “In Messico anche la Honda era più potente di noi”
“Se prendiamo tutte le misure necessarie, dovremmo essere in grado di avere di nuovo una competitività equilibrata nell’area delle power unit“, ha affermato. Wolff pensa anche che i progressi della Honda siano stati rapidi quest’anno, e crede che il mese scorso, in Messico, ad alta quota, il fornitore di motori della Red Bull sia stato effettivamente migliore della Mercedes nelle prestazioni sul singolo giro. “Varia da pista a pista“, ha detto sulla potenza della Honda contro la Mercedes. “In Messico avrei persino pensato che avessero un piccolo vantaggio nelle qualifiche. Ma era a causa dell’altitudine. La nostra architettura non è ottimizzata per quelle caratteristiche“.
