La prima auto elettrica dell’Alfa Romeo potrebbe subire un ritardo di un anno

Il primo modello elettrico di Alfa Romeo potrebbe arrivare con circa un anno di ritardo rispetto ai tempi previsti inizialmente
Alfa Romeo
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Pochi giorni fa, il gruppo Stellantis ha dato il via libera alla produzione di due nuovi SUV urbani (segmento B) dei marchi FIAT e Jeep presso lo stabilimento polacco di Tychy. Questi veicoli utilizzeranno la seconda generazione della piattaforma modulare CMP e avranno versioni 100% elettriche grazie al suo derivato eCMP.

Il primo modello elettrico di Alfa Romeo potrebbe arrivare con circa un anno di ritardo

Entrambi i modelli avranno un terzo fratello del marchio Alfa Romeo, con il quale condivideranno una linea di produzione. Tuttavia, Stellantis non ha ancora dato il via libera a questo SUV, che in quanto appartiene a un marchio premium probabilmente impiega soluzioni tecnologiche più avanzate rispetto agli altri due membri dell’equazione.

Conosciuto alla stampa come Brennero o Milano, il B-SUV dell’Alfa Romeo non diventerà solo il modello entry-level per l’azienda biscione, ma anche la sua prima auto elettrica di produzione. All’interno della gamma del marchio italiano, si occuperà di sostituire indirettamente la MiTo fuori produzione, uscita dal mercato nel 2018 dopo dieci anni di produzione.

Mentre le proposte FIAT e Jeep hanno già delle scadenze di produzione assegnate, l’Alfa Romeo potrebbe essere posticipata fino al 2024 (inizialmente era previsto che l’inizio della sua produzione sarebbe avvenuto nel 2023). Indipendentemente da ciò, se i piani di Stellantis andranno come previsto, la versione elettrica dovrebbe debuttare nell’ottobre 2023, mentre le termiche arriveranno un po’ più tardi, nel marzo 2024.

Utilizzando la seconda generazione della piattaforma eCMP, è molto probabile che l’Alfa Romeo Brennero elettrica avrà numerosi miglioramenti rispetto agli attuali modelli Stellantis basati su questa architettura (DS 3 Crossback E-TENSE, Opel Mokka-e, Peugeot e -2008…), inclusa una nuova generazione di motori Nidec più efficienti.

Il suo pacco batterie sarà probabilmente di circa 60 kWh di capacità, quindi diventerà un diretto rivale della Hyundai Kona Electric, che dovrà affrontare attraverso un design più sportivo, un abitacolo attento con finiture premium e un assetto molto dinamico. Da non escludere la presenza di versioni ad alte prestazioni Veloce, Quadrifoglio Verde o GTA.

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