Alfa Romeo: modelli e programmi futuri. discutiamone

news di oggi sui conti di FCA... tutto in pochi mesi :?: :?: :?:

Fca, l'azzeramento del debito è sempre più vicino. Snodo decisivo per il futuro dell'azienda

L'indebitamento industriale si è quasi dimezzato in tre mesi ed è destinato a sparire nei prossimi tre. A quel punto l'azienda potrà trattare un'eventuale fusione da una posizione di maggiore forza o se proseguirà da sola avrà costi più bassi di finanziamento


I conti Fca hanno imboccato la strada per Balocco. A questi ritmi infatti il primo giugno, giorno dell'investor day, l'ad Sergio Marchionne potrà annunciare che, per la prima volta dopo molti anni, la società non ha debiti. L'azzeramento dell'indebitamento industriale netto era il principale obiettivo del piano industriale 2014-2018: l'amministratore delegato è ormai vicino a raggiungerlo.

Nei primi tre mesi l'indebitamento di 2,4 miliardi è stato sostanzialmente dimezzato ed è immaginabile che possa sparire nei successivi tre mesi. Al di là del folclore che prevede un Marchionne con la cravatta in caso di raggiungimento del target, c'è la sostanza.

Senza debiti (e anzi a fine anno una cassa attiva per 4 miliardi) Fca si avvicinerà probabilmente ai target price che circolano nei report delle società di rating: c'è chi arriva a prevedere un'azione intorno ai 30 euro. A quel punto la società potrà trattare eventuali fusioni con altri costruttori da posizioni di forza. Se invece deciderà di proseguire autonomamente, Fca avrà un accesso meno oneroso alle linee di credito necessarie a svilupparsi. Anche perché c'è da immaginare che il piano industriale 2018-2022 dovrà essere sostenuto da investimenti cospicui. Tra poco più di un mese si capirà quale dovrà essere la dimensione della futura Fca.


http://www.repubblica.it/economia/2018/ ... 194854641/
 
Flav":3gp08aeo ha detto:
In U.S.A. il mercato è completamente diverso, non si può fare affidamento sui loro "trend"... loro hanno distanze siderali fra una città e l'altra, parcheggi immensi, problemi di popolazione sovrappeso ... per forza che devono andare di SUV e pick up...

Ok, però la notizia è comunque epocale. Nel senso che rappresenta la fine di un'epoca.
 
bt":3so0nlro ha detto:
Flav":3so0nlro ha detto:
In U.S.A. il mercato è completamente diverso, non si può fare affidamento sui loro "trend"... loro hanno distanze siderali fra una città e l'altra, parcheggi immensi, problemi di popolazione sovrappeso ... per forza che devono andare di SUV e pick up...

Ok, però la notizia è comunque epocale. Nel senso che rappresenta la fine di un'epoca.

Si questo non lo metto dubbio.
 
ADAN":3qxa1h5d ha detto:
news di oggi sui conti di FCA... tutto in pochi mesi :?: :?: :?:

Fca, l'azzeramento del debito è sempre più vicino. Snodo decisivo per il futuro dell'azienda

L'indebitamento industriale si è quasi dimezzato in tre mesi ed è destinato a sparire nei prossimi tre. A quel punto l'azienda potrà trattare un'eventuale fusione da una posizione di maggiore forza o se proseguirà da sola avrà costi più bassi di finanziamento


I conti Fca hanno imboccato la strada per Balocco. A questi ritmi infatti il primo giugno, giorno dell'investor day, l'ad Sergio Marchionne potrà annunciare che, per la prima volta dopo molti anni, la società non ha debiti. L'azzeramento dell'indebitamento industriale netto era il principale obiettivo del piano industriale 2014-2018: l'amministratore delegato è ormai vicino a raggiungerlo.

Nei primi tre mesi l'indebitamento di 2,4 miliardi è stato sostanzialmente dimezzato ed è immaginabile che possa sparire nei successivi tre mesi. Al di là del folclore che prevede un Marchionne con la cravatta in caso di raggiungimento del target, c'è la sostanza.

Senza debiti (e anzi a fine anno una cassa attiva per 4 miliardi) Fca si avvicinerà probabilmente ai target price che circolano nei report delle società di rating: c'è chi arriva a prevedere un'azione intorno ai 30 euro. A quel punto la società potrà trattare eventuali fusioni con altri costruttori da posizioni di forza. Se invece deciderà di proseguire autonomamente, Fca avrà un accesso meno oneroso alle linee di credito necessarie a svilupparsi. Anche perché c'è da immaginare che il piano industriale 2018-2022 dovrà essere sostenuto da investimenti cospicui. Tra poco più di un mese si capirà quale dovrà essere la dimensione della futura Fca.


http://www.repubblica.it/economia/2018/ ... 194854641/
https://www.passioneautoitaliane.com/20 ... .html#more

sempre ieri...
La possibilità che Sergio Marchionne resti in Fca dopo il 2019 è "tra zero e nessuna".
Lo ha detto l'amministratore delegato durante la conference call con gli analisti finanziari.
Marchionne ha ribadito la sua convinzione che nel gruppo ci sono le persone giuste per prendere il suo posto


Marchionne: "Sono veramente soddisfatto per la riduzione dell'indebitamento industriale". Il calo è "legato alla fine dell'attuale ciclo di investimenti". Di un nuovo ciclo si parlerà il 1° giugno in occasione della presentazione del piano industriale a Balocco, quando è previsto l'azzeramento del debito. In quell'occasione si parlerà soprattutto di nuovi prodotti e quindi di nuovi investimenti. Del loro ammontare non sono state fornite indicazioni, anche se qualcosa lo ha anticipato proprio Palmer, facendo presente come le spese in conto capitale (Capex) nel primo trimestre siano calate a causa di "uno slittamento degli investimenti", ma "torneranno ad aumentare nella seconda parte dell'anno" per sostenere il lancio di nuovi prodotti. In ogni caso, ha precisato il direttore finanziario, "il Capex complessivo del 2018 sarà inferiore a quello del 2017 e sarà pari a circa 8 miliardi di euro". Una cifra sufficiente evidentemente a lanciare quei nuovi modelli che secondo Marchionne consentiranno di dare un'ulteriore spinta ai margini di redditività.

Il gruppo ha confermato gli obiettivi per l'intero 2018. I ricavi sono attesi a circa 125 miliardi, l'utile operativo ad almeno 8,7 miliardi e l'utile netto intorno a 5 miliardi. Alla fine dell'anno non è previsto più un debito industriale, bensì una liquidità netta di 4 miliardi. In tal caso, Marchionne potrà licenziare il suo ultimo bilancio senza alcun ripensamento.



ps: facendo due conti... :eek13)
FCA fa utili tra i 400.000.000 e i 300.000.000 di dollari al mese :?: :?: :?:

nei primi tre mesi han pagato debiti per oltre un miliardo,
e in questi secondi tre mesi...dovrebero saldarlo con circa 1.200.000.000 :jaw)
 
Di fronte a questi risultati, i denigratori a oltranza di Marchionne dovranno esercitarsi a tenere la bocca chiusa...
 
marioddm":dljw34ay ha detto:
Di fronte a questi risultati, i denigratori a oltranza di Marchionne dovranno esercitarsi a tenere la bocca chiusa...
un'azienda che risparmia perchè non investe
gran bei risultati
 
marioddm":28l9xaz2 ha detto:
Di fronte a questi risultati, i denigratori a oltranza di Marchionne dovranno esercitarsi a tenere la bocca chiusa...

Senza offesa, ma ai denigratori di Marchionne basta vedere Fiat - Bravo e Punto sostituite da una macchina turca, 500L fatta in Serbia, Panda che sta per andare con 500 in Polonia - Lancia - marchio storico dell'automobilimo italiano lasciato marcire, dopo anni di vittorie nei rally, con una city car - e Alfa - il cui rilancio è SUV ed in cui dopo 159 sono passati quanti anni per avere Giulia? - per avere argomenti... E ricordiamoci un punto basilare dell'economia... e cioè che se tutti facessero come Marchionne vedresti un modello nuovo ogni 10anni... A livello di M&A MArchionne non si discute, sa il stra-fatto suo. Ma livello di auto, ci capisce relativamente... obiettivamente parlando... se poi vogliamo fare i tifosi, è altra sstoria...
 
Il tifo non c'entra, c'entrano i conti che, se sono in rosso, non portano da nessuna parte specialmente adesso che non ci sono più aiuti di Stato. Alfa Romeo dall'inizio della sua storia è sempre stata all'avanguardia sulla tecnologia e sul prodotto, ma la cronicità dei conti in rosso, all'ultimo passaggio di mano l'ha portata alla stasi trentennale a cavallo del secolo scorso. Il tifo per Marchionne non c'entra, sono però tifoso di Alfa Romeo e del suo glorioso passato e spero di poter tifare ancora per il suo glorioso presente e futuro.
 
Diabolik":3k992if0 ha detto:
marioddm":3k992if0 ha detto:
Di fronte a questi risultati, i denigratori a oltranza di Marchionne dovranno esercitarsi a tenere la bocca chiusa...
un'azienda che risparmia perchè non investe
gran bei risultati
Ergo, il tappo in bocca tocca ficcarlo ai difensori di maglioncino, non certo ai detrattori... :lol2) :lol2)
 
stì SUV... :matto)

si parla, si parla, ma poi i fatti: :eek13) :eek13) :eek13)

La Stelvio a marzo ha già superato le 5.000 immatricolazioni nel mondo, e mancano vari paesi, :nod)
sfiora i 12.000 pezzi nei primi tre mesi del 2018.
la Giulia non è mai andata oltre i 4600 pezzi ed è in calo in EU.
meno di 10.000 da gennaio, 7800 l'anno scorso.

:muaha)

:ciao)
 
Diabolik":ja8z7shp ha detto:
marioddm":ja8z7shp ha detto:
Di fronte a questi risultati, i denigratori a oltranza di Marchionne dovranno esercitarsi a tenere la bocca chiusa...
un'azienda che risparmia perchè non investe
gran bei risultati

è come per un privato. Fai il mutuo per la casa, non ti concedono di certo altri finanziamenti (a meno di mettere garanzie di un certo tipo) finchè non hai saldato il primo debito.
quindi azzerato questo debito se ne dovrà fare uno nuovo per lanciare i modelli futuri (e ne serviranno molti).
 
marioddm":2hn4bnsd ha detto:
Il tifo non c'entra, c'entrano i conti che, se sono in rosso, non portano da nessuna parte specialmente adesso che non ci sono più aiuti di Stato. Alfa Romeo dall'inizio della sua storia è sempre stata all'avanguardia sulla tecnologia e sul prodotto, ma la cronicità dei conti in rosso, all'ultimo passaggio di mano l'ha portata alla stasi trentennale a cavallo del secolo scorso. Il tifo per Marchionne non c'entra, sono però tifoso di Alfa Romeo e del suo glorioso passato e spero di poter tifare ancora per il suo glorioso presente e futuro.

Infatti Alfa dava lavoro e ottime macchine ai cittadini senza spendere un occhio della testa. Per questo era in rosso Stato che saldava il buco con BI per salvaguardare appunto posti di lavoro e domanda interna)... ma ricordiamoci che lo Stato ha venduto Alfa perchè quella era una regola per poter entrare in CEE-UE-Euro ... altrimenti Alfa sarebbe rimasta dov'era.
 
yugs":2vqkxc9u ha detto:
Diabolik":2vqkxc9u ha detto:
marioddm":2vqkxc9u ha detto:
Di fronte a questi risultati, i denigratori a oltranza di Marchionne dovranno esercitarsi a tenere la bocca chiusa...
un'azienda che risparmia perchè non investe
gran bei risultati

è come per un privato. Fai il mutuo per la casa, non ti concedono di certo altri finanziamenti (a meno di mettere garanzie di un certo tipo) finchè non hai saldato il primo debito.
quindi azzerato questo debito se ne dovrà fare uno nuovo per lanciare i modelli futuri (e ne serviranno molti).

Yugs, OK, ma spazio di manovra per, ad esempio, fare un successore del modello 159 c'era al tempo, così come per mettere giù determinati modelli a costi minimi ma con gran risultato in termini di volumi (Giulia SW). Queste non son scelte dettate dal mercato, ma da una determinata impostazione del gruppo dirigente.
 
Flav":1m5ybalo ha detto:
Infatti Alfa dava lavoro e ottime macchine ai cittadini senza spendere un occhio della testa. Per questo era in rosso Stato che saldava il buco con BI per salvaguardare appunto posti di lavoro e domanda interna)... ma ricordiamoci che lo Stato ha venduto Alfa perchè quella era una regola per poter entrare in CEE-UE-Euro ... altrimenti Alfa sarebbe rimasta dov'era.
hai una conoscenza piuttosto approssimativa della storia Alfa
Alfa faceva ottime macchine che costavano un occhio della testa (l'Alfetta costava come e più di una Mercedes)
aveva anche i conti in ordine, finchè a partire dagli anni '70 certa politica ha iniziato ad usarla come bidone aspiratutto per piazzare lotti di voti - ah no aspetta, si diceva lavoratori? - a migliaia senza che ci fosse niente da fargli fare (mitico un caso di 5000 piazzati ad Arese per i quali furono letteralmente inventati nel mansionario dei posti assolutamente fantasiosi)
Fai così, prendi Porsche, una delle case oggi più redditizie, piazzagli obbligatoriamente 5000 operai all'anno (non specializzati, ma totalmente da formare, magari ex impiegati d'ufficio) per 10 anni e poi vediamo se resta il gioiello che è oggi.
Poi, finita l'ubriacatura degli anni '70, iniziò il periodo in cui il debito era abbastanza alto da richiedere di non esagerare col deficit (molto, ma molto prima che anche solo si immaginasse l'euro) e divenne tutto d'un tratto poco conveniente (in termini di voti) finanziare un costruttore di auto premium coi soldi pubblici.
 
Diabolik":1psm2566 ha detto:
Flav":1psm2566 ha detto:
Infatti Alfa dava lavoro e ottime macchine ai cittadini senza spendere un occhio della testa. Per questo era in rosso Stato che saldava il buco con BI per salvaguardare appunto posti di lavoro e domanda interna)... ma ricordiamoci che lo Stato ha venduto Alfa perchè quella era una regola per poter entrare in CEE-UE-Euro ... altrimenti Alfa sarebbe rimasta dov'era.
hai una conoscenza piuttosto approssimativa della storia Alfa
Alfa faceva ottime macchine che costavano un occhio della testa (l'Alfetta costava come e più di una Mercedes)
aveva anche i conti in ordine, finchè a partire dagli anni '70 certa politica ha iniziato ad usarla come bidone aspiratutto per piazzare lotti di voti - ah no aspetta, si diceva lavoratori? - a migliaia senza che ci fosse niente da fargli fare (mitico un caso di 5000 piazzati ad Arese per i quali furono letteralmente inventati nel mansionario dei posti assolutamente fantasiosi)
Fai così, prendi Porsche, una delle case oggi più redditizie, piazzagli obbligatoriamente 5000 operai all'anno (non specializzati, ma totalmente da formare, magari ex impiegati d'ufficio) per 10 anni e poi vediamo se resta il gioiello che è oggi.
Poi, finita l'ubriacatura degli anni '70, iniziò il periodo in cui il debito era abbastanza alto da richiedere di non esagerare col deficit (molto, ma molto prima che anche solo si immaginasse l'euro) e divenne tutto d'un tratto poco conveniente (in termini di voti) finanziare un costruttore di auto premium coi soldi pubblici.

Sui numeri e sul costo delle Alfa sicuramente sbaglio. Non so quanto costasse all'epoca l'Alfasud, ma Alfa era Alfa, se non erro, e non ricordo fosse poi costosissima. In ogni caso sulla parte economica (dove, scusa, l'approssimativo non sono io) vedo che , alla fine dei conti, ne convieni con me: " il debito era abbastanza alto da richiedere di non esagerare col deficit". Tagliare il deficit per ridurre il debito. Se fosse una cosa sana e giusta, vedresti la disuaguaglianza nel mondo decrescere costantemente. Invece, dati alla mano, è il contrario. Invece quando si faceva "deficit" (perchè per lo Stato è il male assoluto, per i privati invece che fanno mutui e carte di credito revolving a go gò invece no) durante la cosiddetta golden age 1945 - 1975, chissà perchè, il "debito" pubblico c'era ma una persona con una famiglia viveva bene, si comprava casa e pure la macchina. O no? O tutti raccomandati anche lì?
 
Flav":3etpcvqa ha detto:
Sui numeri e sul costo delle Alfa sicuramente sbaglio. Non so quanto costasse all'epoca l'Alfasud, ma Alfa era Alfa, se non erro, e non ricordo fosse poi costosissima. In ogni caso sulla parte economica (dove, scusa, l'approssimativo non sono io) vedo che , alla fine dei conti, ne convieni con me: " il debito era abbastanza alto da richiedere di non esagerare col deficit". Tagliare il deficit per ridurre il debito. Se fosse una cosa sana e giusta, vedresti la disuaguaglianza nel mondo decrescere costantemente. Invece, dati alla mano, è il contrario. Invece quando si faceva "deficit" (perchè per lo Stato è il male assoluto, per i privati invece che fanno mutui e carte di credito revolving a go gò invece no) durante la cosiddetta golden age 1945 - 1975, chissà perchè, il "debito" pubblico c'era ma una persona con una famiglia viveva bene, si comprava casa e pure la macchina. O no? O tutti raccomandati anche lì?
l'alfasud costava, non era una macchina economica; magari non prezzi da sceicco, ma ben sopra fiat e simili
e comunque l'alfasud non è certo l'esempio tipico di prodotto Alfa

per il resto, non ho capito una mazza di quello che dici
io ho detto che, passati gli anni 70, è diventato tutto ad un tratto politicamente ed elettoralmente sconveniente avere l'Alfa di proprietà pubblica: era già stata spremuta come un limone ed era diventata una voce di passivo nel bilancio politico (politico, non i soldi), per cui disfarsene (col placet di agnelli che così avrebbe potuto vendicarsi dei maledetti milanesi)
riguardo alla "golden age", mi sa che nessuno te l'ha raccontata: dal 45 a metà anni 50 circa, è stato un periodo piuttosto di merda, gli italiani erano poveri da far schifo; dopo è partito il boom economico, che è durato fino alla fine degli anni 60; nel 75 c'era già stato lo shock petrolifero e facevamo le domeniche a piedi, altro che periodo d'oro (e in più noi italiani avevamo i terroristi rossi e neri che si divertivano alla grande)
 
Diabolik":15xuedv1 ha detto:
Flav":15xuedv1 ha detto:
Sui numeri e sul costo delle Alfa sicuramente sbaglio. Non so quanto costasse all'epoca l'Alfasud, ma Alfa era Alfa, se non erro, e non ricordo fosse poi costosissima. In ogni caso sulla parte economica (dove, scusa, l'approssimativo non sono io) vedo che , alla fine dei conti, ne convieni con me: " il debito era abbastanza alto da richiedere di non esagerare col deficit". Tagliare il deficit per ridurre il debito. Se fosse una cosa sana e giusta, vedresti la disuaguaglianza nel mondo decrescere costantemente. Invece, dati alla mano, è il contrario. Invece quando si faceva "deficit" (perchè per lo Stato è il male assoluto, per i privati invece che fanno mutui e carte di credito revolving a go gò invece no) durante la cosiddetta golden age 1945 - 1975, chissà perchè, il "debito" pubblico c'era ma una persona con una famiglia viveva bene, si comprava casa e pure la macchina. O no? O tutti raccomandati anche lì?
l'alfasud costava, non era una macchina economica; magari non prezzi da sceicco, ma ben sopra fiat e simili
e comunque l'alfasud non è certo l'esempio tipico di prodotto Alfa

per il resto, non ho capito una mazza di quello che dici
io ho detto che, passati gli anni 70, è diventato tutto ad un tratto politicamente ed elettoralmente sconveniente avere l'Alfa di proprietà pubblica: era già stata spremuta come un limone ed era diventata una voce di passivo nel bilancio politico (politico, non i soldi), per cui disfarsene (col placet di agnelli che così avrebbe potuto vendicarsi dei maledetti milanesi)
riguardo alla "golden age", mi sa che nessuno te l'ha raccontata: dal 45 a metà anni 50 circa, è stato un periodo piuttosto di merda, gli italiani erano poveri da far schifo; dopo è partito il boom economico, che è durato fino alla fine degli anni 60; nel 75 c'era già stato lo shock petrolifero e facevamo le domeniche a piedi, altro che periodo d'oro (e in più noi italiani avevamo i terroristi rossi e neri che si divertivano alla grande)

"Rilevante è il fatto che tra il 1951 e il 1963 il prodotto interno lordo (PIL) aumentò in media del 5,9% annuo (con un picco dell’8,3% nel 1961). Grazie a tale accelerazione, l’Italia riuscì a superare nazioni europee come i Paesi Bassi (che nello stesso periodo conobbero un tasso medio del 4,9%), la vicina Francia (4,4%) e persino la Gran Bretagna (2,6%)... Nel medesimo lasso di tempo, il reddito nazionale lordo italiano passò da 14.900 miliardi di lire a 31.261, mentre gli investimenti lordi salirono da 2300 miliardi a 7700. Significativo appare l’andamento dei consumi privati che, se tra il 1950 e il 1953 erano stati in media ogni anno di 10.380 miliardi, in seguito crebbero fino ad arrivare nel 1963 a 20.500 miliardi, segno che in poco più di un decennio gli italiani avevano raddoppiato la spesa, soprattutto per spostarsi..." Oh non lo dico io, lo dice la Treccani , per dire, (e loro sono "di parte"). Non sto mica dicendo che l'Italia era il paese dei balocchi e che tutto fosse rose e fiori.

Lo schock petrolifero era un fattore esterno, inoltre. Il terrorismo, guarda un po' finanziato da CIA, servì a far andare l'Italia sui binari ancor più saldi della Nato e dell'Unione Europea (a scapito delle sinistre, se non ci si crede digitare Gladio su Google). Tutto ciò che oggi ci ha portato a disoccupazione al 30% e impegni in guerre non nostre (leggi migranti). Ciò per dire che tutte le dismissioni statali, tra cui Alfa ad esempio (e la linea di motori navali ed aerei tra cui Avio), fanno parte di questa regia "occulta" sull'Italia fatta ad hoc per impedirne uno sviluppo che, da molti, era oramai mal visto (cfr. vicende di Mattei con ENI ed Olivetti). Quindi tutto il corollario della storia Alfa va inserito all'interno del quadro politico economico internazionale, questo il succo. Altrimenti se non si inserice la storia di Alfa nel contesto italiano in cui è nata e cresciuta, si vedrà sempre e solo una parte del problema. Non le vere "cause".
 
quanti anni hai?
perchè è diverso se certe cose le vivi in prima persona o se ne senti parlare da google
 
Diabolik":3eyj9gw6 ha detto:
quanti anni hai?
perchè è diverso se certe cose le vivi in prima persona o se ne senti parlare da google
Di sicuro mooooolti meno di te, veciaso del menga... :D
P.S. keep calm and suuuuuca :D
 
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