Ciao Sergio Marchionne

Si possono dire che tipo di innovazioni? Mi sale la curiosità adesso!! :D

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@Diabolik: anche io sono interessato a queste "innovazioni" di cui parli!

In ogni caso pare che Marchionne avesse un sarcoma (tumore che non c'entra nulla con il fumo, ed uno dei peggiori perchè metastasizza subito) e lo avesse nascosto al board FCA e che lo sapesse solo Altavilla... complicanza fatale in fase operatoria embolia cerebrale ...
 
Diabolik":hrf85pjf ha detto:
La giulia è ottima, come handling è realmente la migliore, la qv poi va meglio anche di tante sportive di grande fama. Ma non ha nessuna reale carica innovativa, è solo il meglio di quanto si può fare con le cose normali.

Oggi non inventa niente nessuno ... Tutte le automobili si assomigliano ... L'innovazione la fanno i fornitori e quindi diventa patrimonio di tutti i costruttori in breve tempo ... Difficilissimo per non dire impossibile lasciare veramente il segno ... È stato già tanto fare meglio di BMW al primo colpo almeno in fatto di guida, tenendo al contempo la qualità costruttiva a un livello veramente buono

Tra l'altro se uno è una capra (come il 90% dei guidatori) e non coglie la differenza tra lo sterzo della Serie 3 e quello della Giulia non ci puoi fare comunque niente

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A dire il vero l'ultima serie3 ha uno sterzo ben peggiore della versione precedente.

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Alfabusso":3t2ecezf ha detto:
Flav":3t2ecezf ha detto:
Scusate ma la Serie 3 all'anteriore non ha il McPherson?
Si certo, l'Audi ha il quadrilatero....
Edit: scusami, ora ho capito! Si dall'A4 in su hanno in Audi il Q. Però TA.

Appunto quindi che la serie 3 ha meno handling e feeling sterzo rispetto a Giulia.
 
Credo che la serie 3 abbia ancora il McPherson ... Comunque è una buona auto ... Fare meglio della m3 non era scontato

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:sic) alla fine le verità vengon a galla ... :sic)

Quando Sergio Marchionne, due giorni dopo quella che sarebbe stata la sua ultima uscita pubblica a Roma alla cerimonia della donazione di una Jeep ai carabinieri avvenuta il 26 giugno, è entrato all’Universitätsspital di Zurigo, sapeva benissimo che le sue condizioni di saluteerano al limite. Gli era stato diagnosticato tempo addietro un sarcoma alla spalla, piuttosto invasivo, e nell’occasione gli erano stati addirittura manifestati alcuni dubbi sull’efficacia dell’operazione, ritenuta ad alto rischio. Da tempo il manager soffriva di forti dolori alla spalla che ne rendevano difficili i movimenti del braccio, e assumeva del cortisone nel tentativo di lenirli. Questo in un quadro clinico già debilitato da un cronico problema alla tiroide per cui prendeva quotidianamente dei farmaci.



Secondo quanto risulta a Lettera43.it anche John Elkann sarebbe stato all'oscuro delle reali condizioni del manager, nonostante gli fosse evidente lo stato di prostrazione in cui l’amministratore delegato di Fca versava negli ultimi tempi. Lo aveva attribuito a uno stato di particolare affaticamento, dopo una difficile stagione che di lì a poco sarebbe culminata con la presentazione, il 25 luglio, dei risultati del semestre. Tant’è che, per non destare sospetti Marchionne, prima del ricovero, aveva confermato una serie di appuntamenti in programma agli inizi di luglio. E al suo presidente aveva motivato la breva assenza con la scusa di un check up di routine. Tutto sembrava sotto controllo, e l’annunciato ricovero solo un piccolo fastidio da risolvere prima di presentarsi davanti agli analisti per spiegare i brillanti risultati del gruppo. Insomma, il suo ricovero a Zurigo doveva durare giusto il tempo di un ordinario intervento di ortopedia, e poi il manager sarebbe prontamente rientrato al Lingotto. Nessun sospetto che si trattasse di una patologia tumorale.



L’operazione invece, secondo la ricostruzione di fonti che ovviamente pretendono l’anonimato, già complicata di suo, è degenerata nel dramma. Marchionne infatti, nel pieno dell’intervento, sarebbe stato colpito da embolia cerebraleprecipitando in coma. E a nulla sono valsi i disperati interventi dell’équipe medica per rianimarlo. I danni cerebrali avrebbero reso la situazione irreversibile, e da quel momento il manager è tenuto in vita artificialmente dalle macchine. A Elkann, precipitatosi a Zurigo nello sconcerto più totale, non è stato permesso vederlo. I medici hanno fatto presente come non vi fossero più speranze di ripresa. Di qui l’inopinata decisione di nominare un nuovo amministratore delegato, e non più l’assegnazione provvisoria delle sue deleghe. Quindi il comunicato del Lingottoe la successiva lettera di Elkann ai dipendenti, che nei toni di incredulità e dolore, e il reiterato uso del tempo passato, aveva i toni di un necrologio.
 
ADAN":190hu8ra ha detto:
:sic) alla fine le verità vengon a galla ... :sic)

Quando Sergio Marchionne, due giorni dopo quella che sarebbe stata la sua ultima uscita pubblica a Roma alla cerimonia della donazione di una Jeep ai carabinieri avvenuta il 26 giugno, è entrato all’Universitätsspital di Zurigo, sapeva benissimo che le sue condizioni di saluteerano al limite. Gli era stato diagnosticato tempo addietro un sarcoma alla spalla, piuttosto invasivo, e nell’occasione gli erano stati addirittura manifestati alcuni dubbi sull’efficacia dell’operazione, ritenuta ad alto rischio. Da tempo il manager soffriva di forti dolori alla spalla che ne rendevano difficili i movimenti del braccio, e assumeva del cortisone nel tentativo di lenirli. Questo in un quadro clinico già debilitato da un cronico problema alla tiroide per cui prendeva quotidianamente dei farmaci.



Secondo quanto risulta a Lettera43.it anche John Elkann sarebbe stato all'oscuro delle reali condizioni del manager, nonostante gli fosse evidente lo stato di prostrazione in cui l’amministratore delegato di Fca versava negli ultimi tempi. Lo aveva attribuito a uno stato di particolare affaticamento, dopo una difficile stagione che di lì a poco sarebbe culminata con la presentazione, il 25 luglio, dei risultati del semestre. Tant’è che, per non destare sospetti Marchionne, prima del ricovero, aveva confermato una serie di appuntamenti in programma agli inizi di luglio. E al suo presidente aveva motivato la breva assenza con la scusa di un check up di routine. Tutto sembrava sotto controllo, e l’annunciato ricovero solo un piccolo fastidio da risolvere prima di presentarsi davanti agli analisti per spiegare i brillanti risultati del gruppo. Insomma, il suo ricovero a Zurigo doveva durare giusto il tempo di un ordinario intervento di ortopedia, e poi il manager sarebbe prontamente rientrato al Lingotto. Nessun sospetto che si trattasse di una patologia tumorale.



L’operazione invece, secondo la ricostruzione di fonti che ovviamente pretendono l’anonimato, già complicata di suo, è degenerata nel dramma. Marchionne infatti, nel pieno dell’intervento, sarebbe stato colpito da embolia cerebraleprecipitando in coma. E a nulla sono valsi i disperati interventi dell’équipe medica per rianimarlo. I danni cerebrali avrebbero reso la situazione irreversibile, e da quel momento il manager è tenuto in vita artificialmente dalle macchine. A Elkann, precipitatosi a Zurigo nello sconcerto più totale, non è stato permesso vederlo. I medici hanno fatto presente come non vi fossero più speranze di ripresa. Di qui l’inopinata decisione di nominare un nuovo amministratore delegato, e non più l’assegnazione provvisoria delle sue deleghe. Quindi il comunicato del Lingottoe la successiva lettera di Elkann ai dipendenti, che nei toni di incredulità e dolore, e il reiterato uso del tempo passato, aveva i toni di un necrologio.

Grazie Adan. Da dove hai ricavato questo testo? In effetti è la cosa migliore letta recentemente su tutta questa vicenda
 
come ultima difesa sulla malattia ho estrapolato un pezzo d'articolo che condivido:


Marchionne non si aspettava affatto di morire così presto e improvvisamente,
non immaginava una complicazione così grave durante l' intervento alla spalla,
dal quale non si è più svegliato,

perché in quel caso avrebbe sicuramente pianificato la sua uscita prima di entrare in sala operatoria,
avrebbe comunicato il suo stato di salute a chi di dovere
ed avrebbe messo al sicuro l' azienda sotto tutti i punti di vista,

comportandosi con la serietà ed il rigore dell' uomo che era e che ha sempre dimostrato di essere.


addio gigante :sic)
 
ADAN":3r9rv3gs ha detto:
come ultima difesa sulla malattia ho estrapolato un pezzo d'articolo che condivido:


Marchionne non si aspettava affatto di morire così presto e improvvisamente,
non immaginava una complicazione così grave durante l' intervento alla spalla,
dal quale non si è più svegliato,

perché in quel caso avrebbe sicuramente pianificato la sua uscita prima di entrare in sala operatoria,
avrebbe comunicato il suo stato di salute a chi di dovere
ed avrebbe messo al sicuro l' azienda sotto tutti i punti di vista,

comportandosi con la serietà ed il rigore dell' uomo che era e che ha sempre dimostrato di essere.


addio gigante :sic)

su questo credo non ci sia alcun dubbio
 
Londra, 1 agosto 2018

Sergio Marchionne sarà ricordato il prossimo 14 Settembre,
nel Duomo di Torino,
con una commemorazione pubblica in programma alle ore 11.

L'Arcivescovo di Torino, S.E. Rev. Cesare Nosiglia, celebrerà una Messa solenne,
alla presenza dei familiari,
dei vertici dell’Azienda
e di tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzare quei valori di umanità e responsabilità di cui Sergio Marchionne
è sempre stato il più convinto promotore nel lavoro e nella vita privata.

Una seconda cerimonia commemorativa si terrà il 27 Settembre ad Auburn Hills, dove ha sede FCA US.
 
Sergio Marchionne è stato sepolto in Canada al cimitero cattolico di Vaughan, nella municipalità di York, a nord est di Toronto. L'ex amministratore delegato di Fca è stato tumulato nella tomba di famiglia dove si trovano il padre, Concezio, la madre, Maria Zuccon e la sorella, Luciana. Il manager italo canadese sarebbe stato cremato e trasportato nel cimitero canadese dalla sua compagna già nei giorni successivi al suo decesso. La notizia era riportata su alcuni quotidiani locali abruzzesi e da Lettera43 prima di rimbalzare oggi anche sui siti di altre testate. A conferma viene citato un importante dealer Fca di Toronto, Rimo Ferri, che avrebbe confermato di essere andato a visitare la tomba. Le cerimonie pubbliche per ricordare il manager scomparso sono in programma in Italia il 14 settembre nel duomo di Torino, e negli Usa a Detroit il 27 settembre.

http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 30202.html
 
:cry: :cry: :cry:

"È inutile picchiare su chi sta alla linea di montaggio pensando di risolvere i problemi.

Quando si perdono tre milioni di euro al giorno e uno pensa che sia colpa degli operai,
vuol dire che ha perso qualche ponte sulla sua strada".
 
Fca, Manley:
«Marchionne leader unico, sua eredità non facile. Farò del mio meglio per la società»


DETROIT - «Sono stato fortunato a diventare parte del mondo» di Sergio Marchionne «nove anni fa»: raccoglie «la sua eredità non è un compito facile, ma se c’è una cosa che non cercherò di fare è essere Sergio. È stato e sarà sempre un leader unico». Lo afferma l’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, nel corso della commemorazione per Marchionne ad Auburn Hills.Manley assicura che «farà del suo meglio» per assicurare che la società «continui a nutrire e sviluppare i valori che sono essenziali per il suo successo, a mantenere il rispetto dei nostri concorrenti e la fiducia della comunità finanziaria e, soprattutto, a garantire la dignità di tutti coloro che sono parte di questa incredibile organizzazione. Farò del mio meglio per onorare la memoria di Sergio».


https://motori.ilmessaggero.it/economia ... 03452.html

Fca: Marchionne saluta Detroit, borse studio con suo nome. Ad Auburn Hills Elkann e Manley

DETROIT - Sergio Marchionne si congeda dalla “sua” Detroit. Alla commemorazione svoltasi a Auburn Hills, sede di Fca Us, hanno partecipato migliaia di dipendenti e i vertici della casa automobilistica. Il presidente John Elkann, chiudendo la cerimonia, ha annunciato che il programma di borse di studio rivolto ai figli dei dipendenti del gruppo sarà intitolato a Marchionne. Creato nel 1996, il programma dei premi e delle borse di studio, che ora sarà denominato «Sergio Marchionne Student Achievement Awards», è rivolto ai figli dei dipendenti di tutto il mondo e ogni anno assegna circa 2.000 riconoscimenti in denaro per coloro che hanno conseguito i migliori risultati al termine dei cicli di studio di livello medio superiore e universitario.In Italia, nel 2017, in una cerimonia svoltasi il 6 Novembre a Torino alla presenza dello stesso Marchionne e del Presidente John Elkann, sono stati assegnati riconoscimenti a 262 giovani, ma i premi sono stati anche distribuiti in altri Paesi dove il Gruppo ha una presenza significativa come Brasile, Cina, Stati Uniti e Messico. La commemorazione privata che si è svolta a Auburn Hills è stata aperta dall’amministratore delegato Mike Manley, che ha ricordato le doti umane e professionali di Marchionne, mentre l’intervento conclusivo è stato fatto dal presidente Elkann. Presenti migliaia di dipendenti riuniti al Chrysler Technology Center, dove nel 2009 Marchionne parlò per la prima volta ai lavoratori americani, mentre molte altre migliaia di dipendenti hanno seguito l’evento in diretta streaming in tutto il mondo.Allestite anche 6 grandi sale con maxi schermi all’interno del complesso di Auburn Hills mentre tra i partecipanti erano presenti Plant Managers da 25 stabilimenti in rappresentanza dei lavoratori del Nord America. A Detroit Marchionne è ricordato come l’uomo che ha salvato Chrysler ed è riuscito - a differenza del matrimonio fallito con Daimler - a rilanciarla fra i big dell’ auto mondiale. Che ci fosse un feeling fra Marchionne e gli Stati Uniti è sempre stato chiaro. Un feeling che ha retto anche i cambi alla Casa Bianca: dal presidente democratico Barack Obama che gli ha consegnato la Chrysler salvando un’icona a stelle e strisce, al repubblicano Donald Trump che lo ha definito il suo preferito. Ma anche con i sindacati Marchionne era riuscito a trovare una modalità di comunicazione e dialogo, ed è grazie al loro appoggio che soprattutto nelle fasi iniziali, quelle più difficili, è riuscito ad andare avanti nonostante le difficoltà.


https://motori.quotidianodipuglia.it/ec ... 03417.html
 
Quanto mi manca quest'uomo :sic) tra pochi giorni sarà già un'anno :?:

e non solo a me :eek13)
Ferrari F1 politicamente disastrosa
Scuderia Alfa Sauber piuttosto anonima (per fortuna c'è Raikkonen)
Alfa al palo e vendite a picco
FCA che prova a comprare/o vendere a Renault ma salta tutto
:muaha)
:mecry) :mecry) :mecry)
 
ADAN":7127goud ha detto:
Quanto mi manca quest'uomo :sic) tra pochi giorni sarà già un'anno :?:

Ah. A me no.

ADAN":7127goud ha detto:
Ferrari F1 politicamente disastrosa

Perchè, prima com'era?

ADAN":7127goud ha detto:
Scuderia Alfa Sauber piuttosto anonima (per fortuna c'è Raikkonen)

Perchè, prima com'era? (ultima 3 stagioni fa, quindi son pure migliorati dallo scorso anno :asd) )

ADAN":7127goud ha detto:
Alfa al palo e vendite a picco

Perchè, prima com'era?

ADAN":7127goud ha detto:
FCA che prova a comprare/o vendere a Renault ma salta tutto

Normale, esistono anche gli altri che decidono cosa fare della propria esistenza. Ricordiamo nell'era-maglione i flop con Opel e GM (con la Barra che aveva ignorato a più riprese certe avances a mezzo stampa).

:asd)
 
Flav:1h23knia ha detto:
Per dire: basta vedere, anche se era considerati "ricarrozzamenti", cosa montavano sotto i lamierati i progetti 162A e 162B, cioè Alfa 90 e Alfa 75. Delle meccaniche di tutto rispetto (le ultime TP di Alfa fino alla Giulia odierna). La 90 aveva il transaxle (Tp con gruppo differenziale cambio al retrotreno), quadrilatero anteriore, 4 freni a disco di cui i posteriori all'uscita differenziale)... quante auto ora hanno queste caratteristiche?
mica è solo quello: l'alfa faceva il cem con gestione modulare dei cilindri quando ancora gli altri non sapevano bene che farsene dell'iniezione elettronica
e alla faccia della sicurezza delle volvo, già le giulia degli anni 60 avevano una struttura a deformazione differenziata per proteggere meglio i passeggeri in caso di urto
giusto per dirne un paio
poi ci sono i progetti e le idee nel cassetto che sono stati brasati dalla gestione fiat, tra cui roba che sta venendo di moda oggi e che loro pensavano già 20 o 30 anni fa
L'emblema del gruppo Fiat è questo: link Cose come la 4C quadrifoglio, la Mito GTA e tanti altri capolavori mai usciti.
 
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