Volante in legno 147 - restauro totale FOTO

Dani_22

Nuovo Alfista
12 Maggio 2009
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Ankon Dorica Civitas Fidei
Durante un raid allo sfascio ho rinvenuto questo volante in legno su una fu 147 distinctive azzurro gabbiano del 2002 incidentata lateralmente .
Era molto molto molto rovinato. Il parabrezza in demolizione era stato completamente rotto, i frammenti di vetro avevano inciso gravemente la superficie,
la pioggia e le intemperie penetrate nei graffi han poi fatto si' che grandi porzioni dello smalto di finitura ( gia' opacizzato dal sole ) fossero sollevate e sfogliate dal legno. I comandi al volante poi erano quelli della serie 0 in rilievo e per giunta pesantemente usurati nei bordi.
Con un po' di trattativa e molti dubbi l'ho portato a casa per 40 euro, purtroppo le foto non rendono sembra quasi decente ma per un po' sono stato indeciso se tentare di riprenderci la spesa sulla baia oppure buttarlo del tutto

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Complice un po' di tempo libero mi sono un po' documentato in rete iniziando a mettere a punto una checklist per il restauro.



1) Eccomi quindi al primo passo, ho smontato le mostrine smontabili e la parte elettronica, ho mascherato col nastro gommato le parti che dovevano essere risparmiate e armato tanta pazienza e tanto sverniciatore ho rimosso il trasparente originale dalle zone in cui era rimasto ancora attaccato.

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2) Ecco come si presentava la corona dopo esser stata sverniciata completamente e poi lavata

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3) Dopo esser stata liberata dal trasparente ho iniziato un'opera certosina per recuperare al meglio la superficie in legno.
Per paura di asportare troppo materiale ho lavorato solo con cartevetro molto fini 600 e 1200 ad acqua.

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4) Mi sono quindi accorto che forse in seguito all'incidente subito dalla 147 su cui era montato o alla rottura del parabrezza in demolizione, mancava proprio un frammento di mogano sulla parte superiore della corona. Problema non banale, il frammento mancante era superficiale e la probabilita' che lo stucco non attaccasse era alta. Ho riscaldato la zona con un normale phon prima e dopo aver stuccato. Ho utilizzato uno stucco di farina di legno di buona qualita' purtroppo pero' la tinta non era quella promessa sull'etichetta del barattolo e il distacco col contorno era notevole. Mi sono un po' arrovellato il gulliver ( non potevo ritoccare con vernici ne' all'acqua ne' alla nitro senza compromettere o la stuccatura o il successivo trasparente) ed ho risolto in maniera tanto barbara quanto efficace ripassando la stuccatura con un banale pennarello a spirito marrone.

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5) Ultima finitura generale della superficie, ho nastrato per ripulire e carteggiare minuziosamente le zone in prossimita' dell'attacco delle razze.
Per dei frammenti del vecchio trasparente particolarmente spessi e ostinati ho utilizzato del filo interdentale imbevuto nello sverniciatore.

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6) Operazione make-up :D, ho risciacquaot il tutto, passato, ripassato e straripassato la corona con stracci di lana imbevuti di olio paglierino ( e olio di gomito ) a volonta' per farlo penetrare senza pero' lasciare alcuna traccia di unto in superficie.. un lavoro turco ma finalmente si e' risvegliata la stupenda venatura del mogano, e peccato la foto alla luce della lampada, ma gia' al sole aveva delle belle striature.
Ecco quindi come si presentava la superficie della corona alla vigilia della prima mano di trasparente.

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7) Siamo alla verniciatura, dopo diversi giri ( non mi rassegnavo a spendere piu' di vernice trasparente che del pezzo.. ) ho comprato da un conoscente di mio padre che lavora in un rimessaggio barche 300g di trasparente lucido poliuretanico e relativo catalizzatore professionali, che per mixarli giusti ( cat all 4%) bisogna fare attenzione . Problema, il tipo mi ha dato la vernice con gia' dentro il diluente, ma io non lo sapevo, l'ho scoperto dopo.

Qui si e' aperta una fase tossica noiosa e domotivante.. ripulire la pistola del compressore in garage e fare le prove di verniciatura.
Risolto finalmente il setup di compressore e pistola ho iniziato con le prime mani di trasparente.

Non ho fatto foto perche' stavo per fanculizzare tutto quanto il lavoro:
la I mano e' stata completamente assorbita dal legno che ha "alzato il pelo" e anziche' mogano la superficie era diventata come l'abete bianco grezzo del mercatone uno.
II mano, poco meglio ma comunque l'effetto cartavetro si stava riassorbendo.
III mano di trasparente: DISASTRO. Senza piu' porosita' la vernice si e' rivelata liquidissima ed e' venuta piena di colature ( tante madonne)

8) Ho aspettato 2 giorni che asciugasse completamente e carteggiato ben bene queste prime 3 mani di trasparente e risciacquato il volante con acqua, sapone e antisiliconico.

Ho avuto quindi una specie di intuizione, per le ultime 3 mani prima di verniciare ho messo la pistola con il trasparente gia' mixato col cat per una decina di minuti nel congelatore verniciando quindi poi con una composto molto molto freddo. Ho avuto il risultato che volevo.
La vernice, molto addensata dal freddo, si e' distesa bella corposa e "addomesticata" sul mio bel volantino :elio) .
Queste immagini sono scattate dopo la VI ed ultima mano di trasparente gia' fuori polvere e in essiccazione.

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9) Sono al riassemblaggio finale della parte elettronica, qui devo dire di avere avuto cu** :
un mio amico in questo periodo ha fatto completamente rifare il volante della sua Q2 ducati e mi ha passato i suoi comandi al volante "vecchi" di 60.000) km .
Notare lo stato pietoso dei suoi pad originali.

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10) Essiccazione finita e riassemblaggio di mostrine ed elettronica varia quasi completato.

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RISULTATO: sotto il sole di una bella mattinata d'inverno :)

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come appare da fuori
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e in ombra
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