Da La Repubblica di oggi:
Incredibile ma vero: un alfista rompe dopo 7 anni e 82.500 km la cinghia di distribuzione della sua 147 e un giudice di pace di Lodi condanna la Fiat al risarcimento dei danni della riparazione (1.232 euro) e il risarcimento di 200 euro per danno esistenziale.
Il giudice ha motivato la sentenza dichiarando che il proprietario dell'auto, assistito dall'ufficio legale del
L'automobilista aveva acquistato nel 2001 la vettura da un concessionario ricevendo un libretto di garanzia per 12 mesi dalla data dell'acquisto e aveva diligentemente provveduto a far eseguire sull'auto i tagliandi e la manutenzione prevista dal costruttore.
Ma la sostituzione della cinghia di distribuzione era prevista dal libretto di uso e manutenzione dopo 120.000 km o cinque anni. La rottura del particolare di gomma aveva provocato il blocco dell'auto e il fermo in officina per quattro giorni per la riparazione, oltre naturalmente alle spese ingenti per la riparazione.
"Una sentenza importante - ha commentato l'avv. Maria Donzelli del Codacons - secondo la quale, anche se la macchina è stata acquistata presso terzi, il consumatore può sempre scegliere di citare direttamente in giudizio il costruttore, il quale deve rispondere anche trascorsi i 12 mesi dall'acquisto.
Soddisfazione infine per il riconoscimento di un danno esistenziale, dato per il disagio patito dal consumatore".
(15 giugno 2007)
Incredibile ma vero: un alfista rompe dopo 7 anni e 82.500 km la cinghia di distribuzione della sua 147 e un giudice di pace di Lodi condanna la Fiat al risarcimento dei danni della riparazione (1.232 euro) e il risarcimento di 200 euro per danno esistenziale.
Il giudice ha motivato la sentenza dichiarando che il proprietario dell'auto, assistito dall'ufficio legale del
L'automobilista aveva acquistato nel 2001 la vettura da un concessionario ricevendo un libretto di garanzia per 12 mesi dalla data dell'acquisto e aveva diligentemente provveduto a far eseguire sull'auto i tagliandi e la manutenzione prevista dal costruttore.
Ma la sostituzione della cinghia di distribuzione era prevista dal libretto di uso e manutenzione dopo 120.000 km o cinque anni. La rottura del particolare di gomma aveva provocato il blocco dell'auto e il fermo in officina per quattro giorni per la riparazione, oltre naturalmente alle spese ingenti per la riparazione.
"Una sentenza importante - ha commentato l'avv. Maria Donzelli del Codacons - secondo la quale, anche se la macchina è stata acquistata presso terzi, il consumatore può sempre scegliere di citare direttamente in giudizio il costruttore, il quale deve rispondere anche trascorsi i 12 mesi dall'acquisto.
Soddisfazione infine per il riconoscimento di un danno esistenziale, dato per il disagio patito dal consumatore".
(15 giugno 2007)