[FCA nuovi investimenti] fabbriche nel mondo...

qui India :eek13) :eek13) :eek13)
;)

Apertura di Toshihiro Suzuki per investire su un modello ibrido con FCA da costruire e vendere nel mercato indiano.

Sergio Marchionne lavora a intesa tra FCA e Suzuki in India

Toshihiro Suzuki, amministratore delegato del costruttore giapponese da 2,3 milioni di veicoli prodotti annualmente, in questi giorni è stato in Italia per intervenire ad alcuni eventi economici come il Quattroruote Day e l'Unicredit Pavillon. Sergio Marchionne, Ad di #FCA, che nel 2017 di veicoli ne ha prodotti quasi 5 milioni [VIDEO], non si sarà fatta sfuggire l'occasione di un incontro ad ampio spettro sull'automotive con l'omologo giapponese. Nessun impegno ufficiale, tra i due, ma importanti aperture reciproche per una partnership industriale. FCA e Suzuki sarebbero infatti interessate ad investire in India, mercato da 3 milioni di auto l'anno, con ampie prospettive di crescita.

La strategia prescelta sarebbe quella di costruire un modello adatto al mercato indiano, da vendere sia con il marchio Suzuki che con un marchio della galassia FCA (probabile FIAT o Jeep).

Per il mercato indiano si punta sull'ibrido
Suzuki e Fiat si erano già accordate, in passato, per costruire un modello insieme, ovvero un suv medio prodotto fino al 2012 vicino a Budapest, venduto come Fiat Sedici e Suzuki SX4 in Europa. In quel caso la somiglianza delle vetture era totale, a variare erano solo le dotazioni e gli allestimenti (oltre al marchio, naturalmente). Questa volta i due modelli sarebbero differenziati in modo marcato nel design, come accade per 500 X e Renegade [VIDEO]. Punto cardine del progetto è l'accelerare sulla strada dell'ibrido, a scapito del diesel.

In un momento in cui l'ad di Suzuki afferma che "il diesel non è più strategico (infatti Suzuki compra i propulsori diesel da altri costruttori) e l'elettrico si diffonderà pienamente dal 2030", è l'ibrido al centro dei piani di sviluppo dei giapponesi.

Suzuki e FCA, le altre alleanze possibili
Su questi annunci, le attese degli istituti di credito sono abbastanza caute. Certo è che Sergio Marchionne entrerebbe nel mercato indiano da protagonista, visto che Suzuki è al vertice delle vendite con il brand Maruti. Alleanza che si potrebbe allargare ad altre cooperazioni industriali, visto l'intento di costruire una baby Jeep da vendere in Europa. A questo riguardo, il pianale della Suzuki Ignis e le sue altre caratteristiche, dalla trazione 4x4, alla lunghezza di 3,77 cm, all'ibrido, sarebbero perfette per la nuova Jeep da produrre a Pomigliano D'Arco (Na) [VIDEO]. Ma è la mancanza di sovrapposizioni tra i due gruppi industriali, a rendere profittevole un futuro matrimonio finanziario: i giapponesi sono forti in Oriente, FCA in America ed Europa e il nuovo gruppo FCS (azzardiamo questa ipotesi di nome) sarebbe un player d 7 milioni di veicoli annui.


:OK) http://it.blastingnews.com/motori/2018/ ... 44613.html :OK)
 

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qui Italia :matto)

il piccolo Maserati Levante a Cassino... :eek13) :eek13) :eek13)
:scratch)

voci
:muaha)
 
ADAN":2jeqmpch ha detto:
qui Argentina :clap)

Fiat Cronos: nelle scorse ore è avvenuta la presentazione della nuova berlina che sarà prodotta in Argentina,
il lancio ufficiale alla presenza del Presidente Macri


:OK) https://www.investireoggi.it/motori/fia ... nte-macri/ :OK)

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Gli stabilimenti Sud Americani sono idonei alla produzione di veicoli in grado di competere a livello internazionale

Nell’aprile del 2016, quasi un secolo dopo che Fiat stabilì la sua prima filiale in Argentina (1919), il Gruppo FCA passa a una nuova fase di espansione con un investimento di 500 milioni di dollari per modernizzare lo stabilimento di Cordoba (dopo quelli Brasiliani) e renderlo idoneo alla produzione di veicoli in grado di competere a livello internazionale. Oltre all’introduzione di nuove tecnologie e processi per la produzione della Fiat Cronos, il piano ha anche comportato lo sviluppo della base dei fornitori e un’accurata formazione del personale.

Il rinnovato stabilimento di Cordoba rappresenta non solo un importante traguardo per il Gruppo, ma anche un contributo significativo allo sviluppo industriale della città e dell’Argentina. È un simbolo del forte legame tra il marchio e il paese.

Il recente investimento nella modernizzazione dello stabilimento ha portato anche al miglioramento dell’intera catena produttiva, con l’aggiunta di nuovi fornitori globali e lo sviluppo di quelli esistenti. Produzione e catena di fornitura sono gestiti secondo i principi del World Class Manufacturing, un sistema basato sul pieno coinvolgimento delle persone nel continuo miglioramento dei processi e della qualità (come già avviene anche in Italia e non solo).

Lo stabilimento si estende su una superficie totale di 820 mila metri quadri e include un impianto per la produzione delle trasmissioni. Negli ultimi anni sono stati fatti diversi investimenti: nel 2007 la capacità produttiva annuale è stata portata a 220 mila unità per la produzione della Fiat Siena di quarta generazione (oltre che della Palio e della Uno), e nel 2012 il complesso è stato riadattato per la produzione della nuova Palio.

La Fiat Cronos, entrata in produzione solo 18 mesi dopo essere stata annunciata, rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo nella storia dello stabilimento di Cordoba.
 
qui Italia...più precisamente Suzzara (Mantova) :OK)


Oltre 10 milioni di investimenti: nuovi posti di lavoro all’ex Iveco di Suzzara
Tutto il ciclo dei cabinati Daily spostato dalla Spagna:
si torna a volumi produttivi pre-crisi. Trattative per stabilizzare i precari. Dall’azienda anche la disponibilità ad aiutare i pendolari bresciani


SUZZARA. Un investimento di ulteriori 10,5 milioni e l’avvio di percorsi di stabilizzazione, con assunzione a tempo indeterminato di organico. Cnhi, la divisione industriale ex Iveco, annuncia a Suzzara una nuova tranche di capitalizzazione e l’avvio di un secondo restyling dopo quello che nel 2013 ha iniettato nello stabilimento suzzarese circa 70 milioni di euro per produrre il nuovo Daily Euro 6. A spiegarlo i vertici aziendali del gruppo industriale italo statunitense Cnh industrial nato nel 2012 per fusione di Cnh e Fiat Inudstrial e presieduto da Sergio Marchionne. Giovedì i quadri torinesi del gruppo hanno incontrato a Suzzara i sindacati provinciali firmatari del contratto nazionale: Fim Cisl, Uilm Uil, Fismic e Associazione quadri.

Il dato di partenza è positivo. La più grande azienda metalmeccanica della provincia di Mantova, circa duemila dipendenti, ha risalito la china e spinta della ripresa generale dell’automotive è ritornata ai volumi di produzione pre crisi. A trainare la rincorsa, la nuova vita del più longevo veicolo da trasporto europeo, il Daily nato nel 1978 ed oggi prodotto in 11mila varianti a Suzzara. Il modello di punta Euro 6, frutto della trasformazione implementata nel 2015 sta trascinando ordinativi e vendite. Nel 2017 il volume uscito dagli stabilimenti di via Zonta è ammontato a 64mila unità, ma l’obiettivo di questo anno alza l'asticella a 67mila veicoli.

Dalle scorse settimane il ritmo produttivo è aumentato di 5 veicoli per turno il che ha comportato la necessità di aumentare gli organici di circa 30 persone. Oggi all’ex Iveco lavorano stabilmente 1.300 operai ai quali si aggiungono i 320 trasfertisti da Brescia ed altrettanti interinali a tempo determinato. Questi ultimi destinati a crescere nel tempo.

«Dopo il buon risultato del sistema premiale che porterà mediamente 1.300 euro in busta paga – spiega Luciano Di Pardo recentemente riconfermato alla guida della Uilm Uil – l’azienda ha comunicato che entro l’anno procederà alla stabilizzazione di parte dell’organico. Questo per far fronte all’aumento di produzione dovuta allo spostamento dell’intera produzione del cabinati da Valladolid in Spagna a Suzzara. Apriremo le trattative per fare in modo che il posto fisso possa premiare le persone che decenni fa si trasferirono a Suzzara con la promessa di un posto di lavoro stabile e che poi hanno vissuto lavorando di tanto in tanto». Cnh si è anche impegnata ad aprire un tavolo di trattativa a Roma per i pendolari bresciani chiedendo che la linea di bus sia considerata “servizio pubblico” e quindi defiscalizzata.


:OK) http://gazzettadimantova.gelocal.it/man ... 1.16490180 :OK)
 
ultime da Ginevra su Magneti Marelli...



Magneti Marelli: Sergio Marchionne non ha alcuna intenzione di vendere l’azienda

In occasione del Salone dell’auto di Ginevra 2018, Sergio Marchionne, numero uno di Fiat Chrysler Automobiles, ha parlato nuovamente di Magneti Marelli. In particolare, l’amministratore delegato di FCA ha voluto chiarire ancora una volta che la storica azienda non verrà venduta.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Marchionne, Magneti Marelli avrà un ruolo strategico nel settore automobilistico in futuro, dunque la vendita non porterebbe a nessuna buona conclusione per il gruppo italo-americano.

Magneti Marelli: il brand di Fiat Chrysler Automobiles non verrà venduto
Tuttavia, l’unica possibilità che il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles non ha voluto escludere è una cessione di una parte del brand a un partner industriale. Ovviamente, si tratta di un’ipotesi comunque molto difficile da attuare e che potrebbe essere presa in considerazione soltanto in alcune condizioni.

Magneti Marelli avrebbe lo scopo principale di dare un grosso contributo nello sviluppo di nuove tecnologie in FCA, soprattutto nel settore delle auto elettriche e della guida autonoma. In ogni caso, maggiori informazioni verranno rese pubbliche il 1 giugno in occasione dell’Investor Day a Balocco dove Sergio Marchionne annuncerà il nuovo piano industriale del suo gruppo.


:OK) https://www.clubalfa.it/33466-fiat-chry ... ti-marelli :OK)
 
ADAN":1gkgmi7b ha detto:
ultime da Ginevra su Magneti Marelli...



Magneti Marelli: Sergio Marchionne non ha alcuna intenzione di vendere l’azienda

In occasione del Salone dell’auto di Ginevra 2018, Sergio Marchionne, numero uno di Fiat Chrysler Automobiles, ha parlato nuovamente di Magneti Marelli. In particolare, l’amministratore delegato di FCA ha voluto chiarire ancora una volta che la storica azienda non verrà venduta.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Marchionne, Magneti Marelli avrà un ruolo strategico nel settore automobilistico in futuro, dunque la vendita non porterebbe a nessuna buona conclusione per il gruppo italo-americano.

Magneti Marelli: il brand di Fiat Chrysler Automobiles non verrà venduto
Tuttavia, l’unica possibilità che il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles non ha voluto escludere è una cessione di una parte del brand a un partner industriale. Ovviamente, si tratta di un’ipotesi comunque molto difficile da attuare e che potrebbe essere presa in considerazione soltanto in alcune condizioni.

Magneti Marelli avrebbe lo scopo principale di dare un grosso contributo nello sviluppo di nuove tecnologie in FCA, soprattutto nel settore delle auto elettriche e della guida autonoma. In ogni caso, maggiori informazioni verranno rese pubbliche il 1 giugno in occasione dell’Investor Day a Balocco dove Sergio Marchionne annuncerà il nuovo piano industriale del suo gruppo.


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altri dettagli su Magneti Marelli...

Marchionne sul tema Magneti Marelli ha detto:
«Non la venderò mai»,
«Può darsi che ci siano state della avance, ma io voglio darla agli azionisti»
ha aggiunto escludendo la necessità di una quotazione.

«Per Ferrari ci è servita la quotazione per necessità finanziaria.
Non serve a dare valore alla società, succederà da solo.
Io voglio che sia distribuita a tutti gli azionisti».

Sulla intenzione di Exor di mantenere il controllo di Ma gneti Marelli, Marchionne ha risposto:
«Ne sarei contentissimo».

Circa la possibilità che Magneti Marelli venga usata dal gruppo per lo sviluppo dell’ibrido, Marchionne ha spiegato che
«per certe cose lo ha già fatto.
L’inverter che usiamo sulla Pacific è fatto da loro e anche in Formula Uno usiamo roba loro.

È un impegno diverso da quello che ha avuto finora, dobbiamo lavorarci.
L’azienda è internazionale, sta dappertutto.

Mi sembra più strategica la Ferrari che va difesa perché è un pezzo di storia e per l’importanza tecnica nel settore.

La Marelli è molto diversa, l’automotive lighting è sviluppato in Germania, neanche in Italia».
 
qui futuro Ferrari...il prossimo anno arriva l'ibrida a Francoforte :muaha)

La Ferrari ibrida arriverà alla fine dell’anno prossimo: “Non c’è bisogno di aspettare il Suv: la presenteremo al Salone di Francoforte del 2019”. Sergio Marchionne parlando dallo stand del Cavallino al Salone di Ginevra accelera sull'elettrificazione delle Rosse.

Anche la Suv ibrida. "Il piano industriale della Ferrari è facile: tecnicamente è difficile, ma industrialmente no. Lo presenteremo a settembre", ha aggiunto il presidente. "Sulla Suv Ferrari, nel frattempo, ho cambiato idea: a febbraio, negli Usa il 70% delle vetture erano Suv e pick-up. E l’Europa va in quella direzione a una velocità incredibile. Anche la sport utility avrà soltanto la motorizzazione ibrida. A regime farà il 10% delle vendite Ferrari nel mondo e avrà un feeling di guida all’altezza. Il compito più difficile è lo styling: è il lavoro più complicato che sia mai toccato a Flavio Manzoni".

Arriverà anche l'elettrico puro. "L’ibrido Ferrari", ha aggiunto Marchionne in una dichiarazione rilasciata a Quattroruote a margine della conferenza, "apre la strada verso l’elettrico puro". “Arriverà”, ha dichiarato l’ad, “ma per ora si parla di un orizzonte di tempo ancora molto lontano.

Ipotesi Dino. A chi gli chiedeva se accanto alla Fuv, la Suv del Cavallino, arriverà un'altra Rossa nella gamma, il top manager ha risposto negativamente: "C’è spazio per un modello sotto la Portofino: è una delle nostre discussioni eterne. Ma non credo sia il momento. C’è altro da fare intorno alla gamma delle GT oggi, e non va in quella direzione".

Nuovi investimenti. "La linea per la Suv è già predisposta e ci sarà un incremento della forza lavoro", ha aggiunto Marchionne. "Di quanto, lo diremo a settembre. E fra sei mesi parleremo anche degli obiettivi di vendita per il 2022, che saranno comunque oltre le diecimila unità l’anno. Il numero in quanto tale, in ogni caso, non significa nulla oggi perché svilupperemo molto la gamma GT, quella di Portofino e GTC4".

Tecnologia e piacere di guida. Per il futuro, Marchionne immagina Ferrari guidabili, piene di tecnologia, ma accessibili a livello di guida. "Ce l’abbiamo nel nostro Dna: dobbiamo tornare a fare quelle granturismo lì", ha concluso. "Anche per l’automazione della guida le strade sono separate: su una 488 Pista non ha senso, ma su modelli granturismo come la GTC4 Lusso una guida autonoma di Livello 3 potrebbe trovare spazio".
 
ADAN":6quan0wz ha detto:
Tuttavia, l’unica possibilità che il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles non ha voluto escludere è una cessione di una parte del brand a un partner industriale. Ovviamente, si tratta di un’ipotesi comunque molto difficile da attuare e che potrebbe essere presa in considerazione soltanto in alcune condizioni.

Ovvero: "se mi danno un pacco di soldi la vendo subito!"
 
qui Brasile... nel secondo stabilimento FCA

Nel frattempo però in Brasile le cose vanno molto bene per FCA.
Il nuovo stabilimento di Goiana sta vivendo un periodo di forte crescita
grazie al successo di modelli come la Jeep Renegade, la Compass ed il pick-up Fiat Toro.

Entro fine anno il sito di produzione aggiungerà un terzo turno di lavoro
che porterà all’assunzione di ben 1.500 operai ed ad un’ulteriore crescita dell’indotto che,
in questi mesi, ha già registrato importanti risultati dal punto di vista occupazionale.


:OK) https://www.clubalfa.it/33943-fca-obiet ... in-brasile :OK)
 
ADAN":l6h4l6vk ha detto:
qui Brasile... nel secondo stabilimento FCA

Nel frattempo però in Brasile le cose vanno molto bene per FCA.
Il nuovo stabilimento di Goiana sta vivendo un periodo di forte crescita
grazie al successo di modelli come la Jeep Renegade, la Compass ed il pick-up Fiat Toro.

Entro fine anno il sito di produzione aggiungerà un terzo turno di lavoro
che porterà all’assunzione di ben 1.500 operai ed ad un’ulteriore crescita dell’indotto che,
in questi mesi, ha già registrato importanti risultati dal punto di vista occupazionale.


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In Brasile... qui invece fra un po' mandano tutti a casa... che schifo
 
qui Termoli

FCA: prorogati sino ad agosto i contratti di 500 precari dello stabilimento di Termoli

FCA ha comunicato il rinnovo contrattuale sino al prossimo 5 agosto 2018 per circa 500 precari impegnati nello stabilimento di produzione di motori di Termoli dove vengono realizzati, tra gli altri, anche i motori benzina GME e V6 dei modelli Alfa Romeo di nuova generazione, ovvero la Giulia e lo Stelvio. La proroga del contratto rappresenta, senza dubbio, una buona notizia per i 500 lavoratori impegnati nel sito di produzione anche se, ad oggi, un’eventuale stabilizzazione contrattuale appare lontana.

Francesco Guida, segretario della Uilm, ha commentato così la decisione di FCA giunta al termine di una lunga riunione con le organizzazioni sindacali: “Riteniamo positiva la proroga, ma allo stesso tempo abbiamo ribadito all’azienda di iniziare un percorso che porti alla loro stabilizzazione. Sarà nostro dovere portare avanti questa tematica, ne va del futuro di centinaia di persone e del nostro territorio”.

Termoli è parte integrante del processo di crescita degli stabilimenti FCA in Italia. Il sito, come detto, si occupa della produzione di motori benzina della gamma Fire e MultiAir e dei motori benzina dei modelli Alfa Romeo, i Global Medium Engine e V6 (per le Quadrifoglio). La quantità di lavoro di Termoli è, quindi, legata in modo strettissimo alle vendite di determinati modelli della gamma FCA. In particolare, per quanto riguarda Alfa Romeo, i motori benzina rappresentano le uniche motorizzazioni che vengono esportate in Nord America.

Da segnalare che la proroga dei contratti dei 500 precari viene accompagnata dalla conferma dell’incremento a 18 turni di lavoro sulla catena di montaggio dei motori a 16 valvole che, come sottolineato da Guida, hanno registrato un forte incremento delle richieste negli ultimi mesi. Continuate a seguirci anche nel corso delle prossime settimane per tutti gli aggiornamenti legati ai livelli di produzione nei siti di FCA in Italia.


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qui Modena

A Modena il centro sviluppo Alfa Romeo/Maserati

Alfa Romeo e Maserati realizzeranno il polo del lusso dell’auto italiana.
Nei fatti la sinergia è già operativa da tempo.
A Modena da tempo c’è il centro dello sviluppo per entrambe i Marchi.

La piattaforma Giorgio, e quindi Giulia e Stelvio, sono state realizzate a Modena.
Nello stabilimento del Tridente viene costruita la supercar Alfa Romeo 4C.
 
qui Torino... fuori MiTo dentro il Maseratino

Nello stabilimento Fiat Chrysler Automobiles di Mirafiori, dove attualmente vengono prodotte Maserati Levante e Alfa Romeo MiTo, in futuro sarà prodotto un nuovo Suv della casa automobilistica del tridente. La notizia sarebbe trapelata secondo quanto rivelato dal quotidiano “Repubblica” nelle scorse ore dopo un incontro tra vertici dello stabilimento e le parti sociali che chiedevano a gran voce di avere notizie sul futuro dello stabilimento. Il nuovo Suv di dimensioni ridotte rispetto a Levante prenderà il posto di Alfa Romeo MiTo la cui produzione verrà interrotta a luglio.

Maserati Suv compatto: verrà prodotto a Mirafiori al posto di Alfa Romeo MiTo e avrà molto in comune con il Levante

Il nuovo Suv di Maserati avrà dimensioni ridotte rispetto a Levante. Questo dovrebbe misurare circa 470 cm dunque 30 cm meno del primo Suv del brand italiano. Il veicolo, che avrà uno stile molto simile a Levante, andrà a collocarsi nello stesso segmento di mercato dove attualmente trovano spazio veicoli del calibro di Alfa Romeo Stelvio, Jaguar F-Pace e Porsche Macan. Per quanto riguarda la piattaforma, quasi certamente sarà utilizzata la stessa di Alfa Romeo Stelvio e Giulia. In questa maniera i costi della piattaforma modulare “Giorgio” potranno essere ammortizzati.

Ecco quali potrebbero essere i motori del nuovo suv
Infine per quanto riguarda i motori del nuovo suv di Maserati, si vocifera che dovrebbero trovare spazio i 6 cilindri 3.0 benzina e diesel visti sulla Maserati Ghibli. Questi dovrebbero garantire potenze da 275 a 430 CV. Maggiori dettagli su questo modello trapeleranno tra circa un mese quando il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles, l’amministratore delegato Sergio Marchionne, svelerà i piani dei brand del suo gruppo per quanto concerne i prossimi 5 anni.
 

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Riporto una notizia che ho letto nel web...

ALLA FCA DI MELFI I LAVORATORI 4.0 INDOSSANO ESOSCHELETRI

Da qualche tempo, alla Fca di Melfi si sta svolgendo un esperimento che riguarda alcuni addetti alla produzione. I lavoratori scelti, mentre svolgono le loro mansioni nelle proprie postazioni di lavoro indossano degli esoscheletri.
L’esperimento, considerato assolutamente fuorviante ed innaturale dall’Unione Sindacale di Base, prevede che i lavoratoriindossino un esoscheletro passivo con attuatore potenziato. In pratica una struttura non antropomorfica che aiuta i lavoratori ad alzare pesi fino a 15 kg.

Attualmente sono una decina gli operai che stanno sperimentando questo nuovo modo di lavorare. Se da una parte ci sono dei sindacati che protestano intensamente contro queste azioni messe in atto dalla Fiat Crysler, dall’altra ci sono altri esponenti sindacali che hanno accolto favorevolmente questa novità.
Tra i favorevoli c’è anche Marco Lomio, segretario regionale della Uilm. Infatti vede l’utilizzo dell’esoscheletro come un modo innovativo per facilitare il lavoro degli operai.

D’altronde per ora nello stabilimento di Melfi questo dispositivo è stato fornito solo a poche unità, nelle postazioni più critiche. Ciò rende il lavoro meno pesante, accompagnando i muscoli in determinati movimenti.
Inoltre, trattandosi di uno strumento molto costoso viene sperimentato in via eccezionale su pochi operai. Anche se, secondo il rappresentante della Uilm dovrebbe essere provato su più lavoratori.

Chi è contro gli esoscheletri a lavoro?

Invece tra quelli che si dichiarano contrari c’è anche l’esponente regionale della Fiom, Roberto D’Andrea. Specifica di non assumere una posizione di netta contrarietà, ma secondo la sua visione l’azienda, prima di avviare l’esperimento, avrebbe dovuto contrattare questa azione con i lavoratori.

Al di là delle considerazioni favorevoli o contrarie dei vari sindacati, l’esperimento che si sta svolgendo al Fca di Melfi è comunque un’iniziativa innovativa rappresentata dall’interazione uomo-robot. Connubio che mira a raggiungere vari obiettivi, tra cui l’alleggerimento del lavoro per gli operai ed il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla società.
Anche se questo è tra i primi esperimenti del genere, in futuro sicuramente saranno tante le aziende che faranno ricorso a questo tipo di strumenti per migliorare le condizioni dei lavoratori e per ottenere risultati migliori a livello produttivo.

https://www.hurolife.it/fca-melfi-esoscheletri/

Saluti Max.

Inviato dal mio ASUS_Z00AD utilizzando Tapatalk
 
Riporto una notizia che ho letto nel web...

ALLA FCA DI MELFI I LAVORATORI 4.0 INDOSSANO ESOSCHELETRI

Da qualche tempo, alla Fca di Melfi si sta svolgendo un esperimento che riguarda alcuni addetti alla produzione. I lavoratori scelti, mentre svolgono le loro mansioni nelle proprie postazioni di lavoro indossano degli esoscheletri.
L’esperimento, considerato assolutamente fuorviante ed innaturale dall’Unione Sindacale di Base, prevede che i lavoratoriindossino un esoscheletro passivo con attuatore potenziato. In pratica una struttura non antropomorfica che aiuta i lavoratori ad alzare pesi fino a 15 kg.

Attualmente sono una decina gli operai che stanno sperimentando questo nuovo modo di lavorare. Se da una parte ci sono dei sindacati che protestano intensamente contro queste azioni messe in atto dalla Fiat Crysler, dall’altra ci sono altri esponenti sindacali che hanno accolto favorevolmente questa novità.
Tra i favorevoli c’è anche Marco Lomio, segretario regionale della Uilm. Infatti vede l’utilizzo dell’esoscheletro come un modo innovativo per facilitare il lavoro degli operai.

D’altronde per ora nello stabilimento di Melfi questo dispositivo è stato fornito solo a poche unità, nelle postazioni più critiche. Ciò rende il lavoro meno pesante, accompagnando i muscoli in determinati movimenti.
Inoltre, trattandosi di uno strumento molto costoso viene sperimentato in via eccezionale su pochi operai. Anche se, secondo il rappresentante della Uilm dovrebbe essere provato su più lavoratori.

Chi è contro gli esoscheletri a lavoro?

Invece tra quelli che si dichiarano contrari c’è anche l’esponente regionale della Fiom, Roberto D’Andrea. Specifica di non assumere una posizione di netta contrarietà, ma secondo la sua visione l’azienda, prima di avviare l’esperimento, avrebbe dovuto contrattare questa azione con i lavoratori.

Al di là delle considerazioni favorevoli o contrarie dei vari sindacati, l’esperimento che si sta svolgendo al Fca di Melfi è comunque un’iniziativa innovativa rappresentata dall’interazione uomo-robot. Connubio che mira a raggiungere vari obiettivi, tra cui l’alleggerimento del lavoro per gli operai ed il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla società.
Anche se questo è tra i primi esperimenti del genere, in futuro sicuramente saranno tante le aziende che faranno ricorso a questo tipo di strumenti per migliorare le condizioni dei lavoratori e per ottenere risultati migliori a livello produttivo.

https://www.hurolife.it/fca-melfi-esoscheletri/

Saluti Max.
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Maxximus":326o4o08 ha detto:
Chi è contro gli esoscheletri a lavoro?

Invece tra quelli che si dichiarano contrari c’è anche l’esponente regionale della Fiom, Roberto D’Andrea. Specifica di non assumere una posizione di netta contrarietà, ma secondo la sua visione l’azienda, prima di avviare l’esperimento, avrebbe dovuto contrattare questa azione con i lavoratori.

ma che ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! ci sarà mai da contrattare? ti forniscono un device che migliora il tuo lavoro, devono pure chiedere il permesso? Fa strano che perlomeno stavolta non siano partite diatribe mediatiche come il "braccialetto di amazon".

sulla stessa falsariga allora togliamo carrelli sollevatori, attrezzi elettrici o pneumatici ecc. Tutti a lavorare girando bulloni a mano, sollevando componenti pesanti in 4-5 persone anzichè uno solo comodo e via discorrendo.
 
yugs":10ugqtk4 ha detto:
ma che ****** ci sarà mai da contrattare? ti forniscono un device che migliora il tuo lavoro, devono pure chiedere il permesso? Fa strano che perlomeno stavolta non siano partite diatribe mediatiche come il "braccialetto di amazon".

sulla stessa falsariga allora togliamo carrelli sollevatori, attrezzi elettrici o pneumatici ecc. Tutti a lavorare girando bulloni a mano, sollevando componenti pesanti in 4-5 persone anzichè uno solo comodo e via discorrendo.

:asd)
Saluti Max

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yugs":qmt9tc0i ha detto:
Maxximus":qmt9tc0i ha detto:
Chi è contro gli esoscheletri a lavoro?

Invece tra quelli che si dichiarano contrari c’è anche l’esponente regionale della Fiom, Roberto D’Andrea. Specifica di non assumere una posizione di netta contrarietà, ma secondo la sua visione l’azienda, prima di avviare l’esperimento, avrebbe dovuto contrattare questa azione con i lavoratori.

ma che ****** ci sarà mai da contrattare? ti forniscono un device che migliora il tuo lavoro, devono pure chiedere il permesso? Fa strano che perlomeno stavolta non siano partite diatribe mediatiche come il "braccialetto di amazon".

sulla stessa falsariga allora togliamo carrelli sollevatori, attrezzi elettrici o pneumatici ecc. Tutti a lavorare girando bulloni a mano, sollevando componenti pesanti in 4-5 persone anzichè uno solo comodo e via discorrendo.

E poi ci si chiede perché portano il lavoro fuori dall'italia :ka) Io comunque mi sarei offerto volontario per usare quella figata :asd) Aspettando questo :D :

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