A.R.N.A. ...rendiamole onore...o quasi...

raga devo dire il vero, alla fine a me non è che dispiaccia tanto come linea, ricordiamo che son sempre auto di 20 anni fa...
 
Riesumo questo thread x' nonostante le critiche mosse negli anni della commercializzazione sono molto legato a questo modello. Mio padre la possedeva quando ero bambino, percorrendo in circa 8 anni oltre 200.000 km... Quando fu costretto a venderla (nel 1992 a Milano c'erano le targhe alterne ed arrivò una 131 usata a metano) fummo tutti rammaricati, lui x primo... Era originariamente una Arna SL 63cv grigio Nisida met. con tetto apribile; in seguito ad una fortunata coincidenza (33 S da rottamare causa centrata) il meccanico di mio padre lo convinse a trapiantare il boxer 1.3 doppio carburatore con cambio annesso... Chicca finale montati fendinebbia rettangolari Carello e spoilerazzo posteriore dell'Arna Ti...

Paradossalmente venne data vita ad un'Arna Ti 5porte 1.3 da 86cv!!!...
Il top sarebbe stato farlo col 1.5 da 105cv...

Cmq questa vetturetta ha il grande merito di avermi fatto diventare un'Alfista... di quelli veri, stimolando la mia curiosità nel conoscere l'intera produzione Alfa Romeo.... ;)
 
4cboxer come nuovo utente ti invito a presentarti nell' apposita sezione del forum, questa viewforum.php?f=1
Inoltre ti consiglio di dare una lettura al regolamento che trovi qui viewtopic.php?f=2&t=61972
e a non utilizzare abbreviazioni in stile sms quando scrivi (tipo le "x"), il regolamento ne fa espressamente richiesta.
Grazie.
 
arrivo con anni di ritardo su questa discussione, ma dato che è stata riportata all'attenzione dico la mia.

probabile che non abbia titolo a parlarne, son dell'83 e non ho la possibilità di vedere l'arna con gli occhi di una persona dell'epoca. probabile che io non colga qualche dettaglio considerato importante all'epoca. guardandola con gli occhi di oggi non posso certo dire che fosse uno splendore, ma onestamente mi pare in linea con le altre auto di 3 decadi fa. anzi ce ne son di peggio. lo stesso discorso vale per la duna, dato che è stata citata.

a mio avviso l'alfa aveva abituato ad auto che si distinguevano dalla massa a livello di linee e dunque per quel marchio l'essere troppo in linea con il resto del mondo equivaleva ad essere brutta inteso come "sotto le aspettative". questo discorso però non si adegua alla duna :scratch)
 
rdieci":2j842707 ha detto:
arrivo con anni di ritardo su questa discussione, ma dato che è stata riportata all'attenzione dico la mia.

probabile che non abbia titolo a parlarne, son dell'83 e non ho la possibilità di vedere l'arna con gli occhi di una persona dell'epoca. probabile che io non colga qualche dettaglio considerato importante all'epoca. guardandola con gli occhi di oggi non posso certo dire che fosse uno splendore, ma onestamente mi pare in linea con le altre auto di 3 decadi fa. anzi ce ne son di peggio. lo stesso discorso vale per la duna, dato che è stata citata.

a mio avviso l'alfa aveva abituato ad auto che si distinguevano dalla massa a livello di linee e dunque per quel marchio l'essere troppo in linea con il resto del mondo equivaleva ad essere brutta inteso come "sotto le aspettative". questo discorso però non si adegua alla duna :scratch)

Quando tu avevi un anno io ho preso la patente. Per me la Giulietta o l'Alfetta o la 90 erano IRRAGGIUNGIBILI. Non mi potevo permettere neppure una 33 o l'Arna ma erano più vicine ad un sogno che si poteva realizzare.
Da parte mia hai centrato il punto (gli occhi di un 18enne di 3 decadi fa).
 
Ho imparato a guardare ogni auto nel suo contesto storico... Quante volte ho sentito dire a gente della mia età che l'Alfetta o la Giulia sono brutte, "come fa a piacerti quella roba !?"...

Risp.: "A me piacciono le auto....non i panini con le ruote!..."

Comunque Arna, 90 e Alfa 6 (soprattutto II serie) hanno un nonsochè di family feeling con le loro linee tese e spigolose ed i loro fari squadrati... Very 80's...

A me piaciono ed incuriosiscono di brutto :D
 
Salve, sono nato nel 68' e ho vissuto "dal vivo" l'epopea dei modelli Alfa. Sono nato quando è stata presentata la 1750 berlina, poi la 2000 berlina e coupè; ancora, Montreal, Alfetta berlina e coupè e la mitica Giulia sempre in produzione oltre a tutta la serie Duetto.
Ora, voi parlate dell'A...a.
Permettetemi di dire la mia, cosiderando la mia età, il momento storico che ho vissuto e quello in cui fu presentato il modello di cui si parla.
L'Alfa era rappresentata dai modelli sopra citati e stava davanti a tutti.
nella prima metà degli anni 70' la scomparsa di uomini importanti per l'Alfa e l'ingerenza politica sempre maggiore (perchè l'Alfa sino ad allora era un'azienda di Stato e forse l'unica con i bilanci in attivo) l'hanno portata nel giro di un decennio quasi al fallimento.
Quando fu presentata l'A...a io rimasi sconvolto per l'assurdità del progetto, o meglio, dell'operazione. Mi spiego.
In Italia all'epoca vi era il contingentamento delle auto asiatiche, allora per aggirare la legge la Nissan fece un accordo con i scigurati vertici Alfa: commercializzare l'obbrobrio in Italia con il Marchio Alfa.
Era un elettrodomestico con una linea vecchia che non condivideva nulla con gli stilemi del nobile Marchio e credo che fu uno dei punti più bassi mai raggiunti nella storia del Biscione. Cosa credete che pensasse un alfista che aveva guidato una Giulia, un GT o un'Alfetta? :cesso) :cesso) :cesso)
Questo gli sciagurati dirigenti dell'epoca lo sapevano tant'è che lo spot televisivo che pubblicizzava l'elettrodomestico sottolineava: "A...a e sei subito Alfista!". E io che ogni volta che passava in televisione dicevo: "ma quando mai, sei subito nissanista".
Per cui io non renderò mai onore a un :cesso) della Nissan rimarchiato Alfa.
 
Ogni opinione è personale ed io sono solito rispettarle, quindi mi limiterò a parlare dell'oggetto in questione senza polemizzare...

Che l'Arna sia frutto di un'accordo forzato siamo d'accordo, ma spesso a questo modello è stata data un'etichetta senza considerare la reale qualità del prodotto:

* l'estetica è soggettiva, o la odi o la ami... Personalmente la trovo molto lineare e spigolosa ma proporzionata, soprattutto nella variante 5 porte, è una carrozzeria Nissan, la Cherry/Pulsar N12 del 1982 quindi con design non italiano ma dalle linee tese e pulite. Sicuramente nulla a che vedere con i "panini imbottiti" che girano oggi giorno che non correggi visivamente manco se ci metti ruote da 21"... Concordo con la sciagurata gestione dell'accordo/sviluppo del modello che poteva avere una connotazione sportiva e molto più ricca semplicemente adottando (con criterio) sovrastrutture in plastica come paraurti, minigonne e spoiler ben intergrati e raccordati con il corpo vettura ed un taglio più ricercato della fanaleria senza modificare i lamierati. Ricordiamo che comunque i suddetti particolari erano specifici per il modello Alfa e quindi già che c'erano potevano fare sicuramente uno sforzo in più... Anche per i cerchi potevano fare sicuramente uno sforzo in più... Va bene quelli in lamiera dell'Alfasud 3^serie per il periodo, ma per i cerchi in lega si poteva fare di più con poca spesa...

* Telaisticamente l'Arna manteneva la struttura della carrozzeria Nissan (pianale, lamierati e sospensioni posteriori) ma al di là della nota meccanica anche tutta la parte anteriore del telaio fu riprogettata per adottare la meccanica longitudinale ed il cambio in linea con il naso che si incuneava fin sotto all'abitacolo, adottando una vasca per i servizi (batteria, pompa freni, tendem tergi e quant'altro) similmente come progettato per Alfasud/Sprint/33... rendendo nel contempo l'avantreno della vettura più rigido della scocca Nissan N12 in quanto la doppia traversa fungeva da barra duomi integrata. Questo a dimostrazione che tanto :cesso) l'auto non era... ma era molto più Alfa di quanto le apparenze potessero portare a credere.... Inoltre Nissan portava in dote tecnologie che Alfa in quel periodo ancora non aveva... Per esempio Arna è stata la prima Alfa con il parabrezza incollato, questo contribuiva ad irrigidire ulteriormente il telaio (e ad aumentare la sicurezza passiva in quanto evitava che in caso d'impatto il parabrezza potesse essere letteralmente scaraventato via dall'auto con tutta la guarnizione... - capitava... visto da vivo... e non nei crash-test...-). Ancora Arna offriva un trattamento di protezione delle lamiere sconosciuto (ricordiamo le Alfasud mangiate dalla ruggine dopo 1anno e mezzo...) non ne vedevi marcire una neanche dopo vent'anni... Oppure la sospensione posteriore che la rendeva la prima Alfa con quattro ruote indipendendi... Ancora la carreggiata posteriore più larga dell'anteriore... Tutte cose che Alfasud e 33 non avevano...

* Internamente plancia e abitacolo erano abbastanza ben rifiniti (a parte i pannelli porta e la mancanza -aaaaarrghhh!!!!- del contagiri sulle versioni normali) ma anche qui troviamo un impianto di ventilazione con ben 4 velocità (Alfasud ne aveva 2!!!) e bocchette in abbondanza. Sicuramente al pari od anche meglio di altre vetture italiane (v. Ritmo) che hanno venduto solo perchè "tutte italiane"...

*Meccanicamente... bèh, ci siamo capiti.... motore boxer (diverso dalla massa) brillante, cambio in linea (quindi preciso negli innesti -anche se un pò duro...-), avantreno 33... la cosa sbagliata è che dovevano subito farla con il 1.2 bi-copro da 68cv e dare più spazio anche alle altre motorizzazioni 1.3 anche sulla 5p e 1.5 anche per l'Italia... Non sarebbe andata in conflitto con 33, perchè quest'ultima aveva una volumetria più grande, inoltre 33 non esisteva 3porte...

Inoltre segnò la prima joint-venture fatta peraltro con una meccanica di pregio... Peccato per i tanti dettagli presi sottogamba che hanno dato alla fine ai più un'immagine poco convincente del prodotto... si poteva fare tanto con questo modello, e far cacare sotto davvero Fiat ai tempi... anche perchè l'auto costava poco per il segmento che ricopriva...

La presa di posizione su questo modello è dovuta vedendoci ciò che di buono e di Alfa c'era nel progetto, soprattutto alla luce di ciò che attualmente la dirigenza Fiat ha fatto col marchio... lo sappiamo tutti... soluzioni/layout meccaniche raffinate finite, telai pesantissimi, motori (sign!) americani... Alfa derivate da Punto e bravo... Immaginatevi un'Alfasud o 33 con motore aste e bilanceri di traverso della 127... o un'Alfetta col telaio della Regata... ecco per me questi sono progetti vergognosi... Perchè stiamo parlando di Alfa Romeo, non di automobili in generale (Opel, Peugeot, ecc...)

Con veramente poco questo modello avrebbe potuto avere una vita commerciale normale... il più (telaio/meccanica) da mamma Alfa era stato fatto...
 
[quote]Era un elettrodomestico con una linea vecchia che non condivideva nulla con gli stilemi del nobile Marchio e credo che fu uno dei punti più bassi mai raggiunti nella storia del Biscione.[/quote]

Vogliamo parlare della Douphine/Ondine?

Cosa credete che pensasse un alfista che aveva guidVogliato una Giulia, un GT o un'Alfetta? :cesso) :cesso) :cesso)
Il paragone non regge... stai parlando di produzione AlfaNord TP... qui si sta tirando in ballo il segmento C di produzione Alfasud di Pomigliano d'Arco...
Questo gli sciagurati dirigenti dell'epoca lo sapevano tant'è che lo spot televisivo che pubblicizzava l'elettrodomestico sottolineava: "A...a e sei subito Alfista!". E io che ogni volta che passava in televisione dicevo: "ma quando mai, sei subito nissanista".
Per cui io non renderò mai onore a un :cesso) della Nissan rimarchiato Alfa.[/quote] Io invece non renderò mai onore ad un :cesso) :cesso) :cesso) Fiat rimarchiato Alfa... Vogliamo paragonare Un'Alfetta ad una 159?... O una 33 ad una Giulietta(940)?... Una Montreal o una meno esclusiva GTV6 ad una Brera?...
 
Come hai ben detto ogniuno ha le proprie opinioni e i propri punti di vista.
Il mio l'ho espresso. Comunque parlano i volumi di vendita realizzati all'epoca: quattro anni scarsi di produzione (83-87), 53.000 pezzi prodotti...Che non sia sta capita? Ho lo è stata sin troppo?
Cosentitemi alcune precisazioni.
1) La tecnica dei parabrezza incollati l'Alfa l'ha già realizzata nel 74 sull'Alfetta GT e credo, ma non ne sono sicuro, sul berlina, quindi non era una novità in Alfa. La Fiat la realizzava sulla 124 coupè seconda serie (1972).
2) La Fiat Ritmo è stata prodotta per dieci anni (78-88) in oltre due milioni di esemplari, e non credo che gli Italiani l'acquistassero sol perchè italiana. C'era la Golf, in produzione dal 74, che era l'alternativa e che la gente comprava.
4) Non ho mai paragonato la Brera alla GTV6 e non paragono le Alfa di ieri con quelle di oggi. Io posseggo un'Alfetta GTV del 78 e ancora oggi il suo passaggio suscita ammirazione...
5) Ti dirò di più, e qui sicuramente mi attirerò le ire di alcuni di voi, non ho mai condiviso neanche l'operazione Alfasud, scelta sbagliata, secondo me per tanti motivi, primo fra tutti andare a produrre in un segmento di mercato più basso rispetto alla tradizione del Biscione per rendere il marchio più popolare...con tutte le conseguenze derivate invece di puntare ancora più in alto come faceva BMW...Comunque, ogniuno ha i propri pareri e propri punti di vista... Poi se uno si sente alfista alla guida dell'A...a per me va bene lo stesso.
 
Si è vero, non ne hanno fatte tante.... 53.000 esemplari in tre anni e tre mesi (09/1983-12/1986) poi l'allora gestione Fiat intervenuta nel 1987 tolse di produzione il modello.

Pressappoco è stata prodotta al ritmo della Lancia Dedra... 172.000 esemplari in oltre 9 anni... (1989-1998)...

Comunque la mia indignazione và alla politica Fiat da 25 anni recalcitrante ad investire realmente in un progetto ed accontentandosi di applicare la legge del minimo sforzo facendo cloni di vetture Fiat...

Nel progetto di cui sopra (con tutti gli sbagli del caso) in un momento estremamente difficile Alfa ha dimostrato di metterci comunque più voglia che non Fiat quandoha concepito diverse Alfiat.... Adesso poi hanno scoperto il re-badging... Appiccicare scudetti a random su carcasse americane.... Anche la soluzione presa per i motori benzina della 159 è una bestemmia...
 
Col senno di poi, e il tempo trascorso che ci consente di valutare con distacco ed anche a ragion veduta, credo che sull'Arna si possano mettere dei punti fermi ragionati senza entrare nel "gusto estetico personale" e che possono essere assunti come "veri".
Non è stata un successo commerciale: nè in assoluto, nè secondo le previsioni (ottimistiche, dato non tanto il prodotto in se ma con che marchio fu commercializzato il prodotto) della Casa.
E' stata la rappresentazione di come giustificare volontà antieconomiche, imposte ad un'azienda che di queste volontà di olezzo politico è morta, con una idea che sulla carta potevo risultare "la quadratura del cerchio", interessante esempio di joint venture, e che di fatto non la è stata perchè il vero obiettivo non era fare una bella macchina vendibile a marchio Alfa partendo da una Nissan ma fare "una macchina per fare lo stabilimento di Pratola Serra".
Da anni, dopo ragionamenti "laici", vado dicendo questa che mi pare la verità sull'affaire Arna. Un affaire che fu così malvisto nella stessa Alfa Romeo da portare alle dimissioni del Dott. Enrico Sala, una vita in azienda, genero di Luraghi, quando il progetto partì. Sala, un gran signore e un gran professionista.
Il prodotto in se e per se non era malvagio e, eccezion fatta per una certa reattività del retrotreno, non andava manco male. La Cherry/Pulsar tanto vituperata dal punto di vista estetico è stata vettura che, prodotta da Datsun/Nissan secondo i suoi canoni, si è venduta pure bene. Semplicemente, in Alfa Romeo non ce ne era bisogno e non era una vettura che da Alfa ci si attendesse o da Alfa si potesse sopportare. Anni dopo, con estetiche comunque discutibili, si è visto di peggio, e a volte lo si è anche digerito, per cui il tempo è sempre galantuomo.
La Cherry portava una solida carrozzeria razionale, che peraltro marciva meno della coeva 33 prima serie, vennero fatte modifiche per metterci avantreno, motore e cambio dell'Alfa 33 (a sua volta derivazione dell'Alfasud). Costava un tubo, e offriva quel che offriva. Non era così barbina l'idea di andare a occupare il mercato delle Alfasud base che, dato il prezzo volutamente alto della 33, sarebbe stato irraggiungibile per l'erede dell'Alfasud. I plus del prodotto in se e per se sono già stati descritti sopra.... non bisogna poi dimenticare la "partigiana" opera di disinformazione e di ludibrio interessato che c'era già stata, da Fiat, ai tempi dell'Alfasud per una cosa che si chiama FIFA. Romiti, nel volume lui dedicato di Pansa, dice chiaramente che avevano proposto, se il problema era saturare gli impianti di Pomigliano per le meccaniche, che avrebbero fatto montare la loro Uno all'Alfasud pur di non "far cadere l'Alfa nell'errore" (che significa: pur di non avere i giapponesi in casa che rischiavano di farci un culo così.
 
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