Assicurazione auto storiche

cat147

Nuovo Alfista
11 Aprile 2005
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diciamo Padova?
Pare che la passione per le vecchiette stia diventando una colpa da espiare a suon di soldoni.
A gennaio, quando acquistai la mia seconda storica (un'Alfa Romeo Montreal del '73) chiesi di poterla assicurare con la stessa assicurazione agevolata che nel 2010 avevo acceso per l'Alfetta GTV del '79 ma mi dissero che secondo le "loro" nuove regole ciò sarebbe stato possibile soltanto se la vettura avesse avuto almeno 30 anni e fosse iscritta ASI (o RIAR). Non se ne fece nulla perché il precedente proprietario aveva perso l'attestato ASI e io avevo necessità di andare a ritirare la vettura alla svelta, così dovetti stipulare un'assicurazione ordinaria, nient'affatto economica con il 2.600 c.c. da 200 cv.
Preciso che un'auto storica è tale per legge decorsi 30 anni dalla prima immatricolazione (gode perciò del bollo ridotto e, in alcune regioni dell'esenzione totale) e può diventarlo dopo solo 20 se iscritta ASI.
Ieri sono andato a pagare il premio per l'Alfetta e ho scoperto con sorpresa che il premio è raddoppiato in un anno perché (così dice l'assicuratore) il settore assicurativo delle storiche è in perdita a causa di taluni assicurati che spacciano per storiche auto legalmente tali ma in verità ruderi impiegati quotidianamente nel traffico senza troppa cautela. Inoltre sono stati adottati nuovi accorgimenti: hanno disdetto tutte le polizze agevolate su auto vecchie meno di 30 anni (anche se ASI) o con più di 30 anni ma non ASI - io me la sono cavata perché la GTV è ultratrentennale e ASI - e posto un ulteriore vincolo per i nuovi contratti: minimo 30 anni, attestazione ASI e iscrizione del proprietario a un club affiliato ASI.
Posto che un'assicuratore può decidere liberamente a chi concedere una tariffa agevolata, l'ultima restrizione mi pare una vessazione! Va bene l'attestazione ASI (quella della Montreal è stata ritrovata), ma chiedere l'iscrizione in corso di validità a un club significa costringere l'appassionato ad associarsi contro la propria volontà con ulteriori oneri che vanificano in buona parte la convenienza della polizza agevolata.
La cosa è ancor più odiosa per me perché amo vivere la mia passione per le auto d'epoca in piena libertà e sanza vincolarmi a sodalizi che non mi interessano e che non avrei neppure il tempo di frequentare.
Scusate lo sfogo...
 
cat147":395uyy8e ha detto:
Pare che la passione per le vecchiette stia diventando una colpa da espiare a suon di soldoni.
già :(

cat147":395uyy8e ha detto:
Scusate lo sfogo...
comprendo appieno, l' iscrizione a un club federato ASI costa spesso sui 100 o oltre :KO) ...

Hai provato col Riva cui AVC è federato ?
 
vero....
per colpa di chi usa la macchina storica per economicità e non per passione ci rimettiamo tutti...

il mio consiglio è quello di cambiare compagnia... finchè ci saranno ancora assicurazioni che ci agevolano...
 
io avevo chiesto per la mia ( non ancora trentennale ma in lista chiusa RIAR ) e a quanto sembra SARA non fa più la Vintage.Non mi sono informato oltre , tanto l'iscrizione RIAR per ora è saltata ( forse addirittura la vendo , vedremo) però se dovessi farlo non credo troverei nulla di scontato.
 
stefandan":3vrvsggx ha detto:
Le mie sono assicurate in un'unica compagnia con l'aggiunta di soli 25 euro per la seconda auto.

Visto che tra l'altro sei vicino, mi sarebbe molto utile sapere che compagnia è e che condizioni pratica.
Le compagnie che assicurano le storiche a tariffa agevolata sono pochissime e io m'ero rivolto a una di quelle poche.
 
Hai provato col Riva cui AVC è federato ?[/quote]

La convenzione Riva non è convenientissima: siamo sui 350 €/anno che sono comunque molti di più dei 100 € che pagavo fino all'anno scorso e dei 200 di quest'anno. Con l'iscrizione a un club federato Asi arriverei all'incirca allo stesso importo.
 
A suon di fare i furbetti (che fanno anche taluni appassionati, che usano comunque quotidianamente la propria vettura storica) il nodo è giunto al pettine.
Personalmente dalla Sara Vintage che avevo (essendo socio RIAR ed era compagnia convenzionata) ero passato alla Toro grazie a una convenzione con altro club. Pagavo sugli 80 annui, e preciso che (come è noto) uso pochissimo l'Alfasud.
Quest'anno mi è arrivata la proposta di rinnovo per una cifra di euro 150. Ho chiamato per evitare un tacito rinnovo e cmq disdettare la polizza, significando che mi sarebbe interessato rinnovare in futuro (cosa che mi dissero possibile non tanto perchè ero già assicurato e con la medesima auto, ma perchè l'auto ha l'attestato di iscrizione RIAR, anche se poi all'effettiva stipula non vorrei venisse chiesta anche la tessera RIAR in corso cosa che non ho perchè non ho rinnovato quest'anno).
E' pur vero che per quanto concerne vetture iscritte RIAR (parlo di storiche, ignoro le collection) lo stesso Registro ha messo a punto una convenzione a prezzi molto convenienti (si parla di 60 euro a vettura). Ovvio che deve trattarsi di Alfa Romeo nonchè di auto in possesso dell'attestato di storicità.
A breve dovrei conoscere poi eventuali convenzioni che un club ha fatto con un club federato ASI, onde consentire la doppia iscrizione (club + asi) a prezzo agevolato e accessibilità all'attestato di storicità.
Lo stesso club ASI ha una convenzione in essere, credo si parli sempre e comunque di cifre attorno ai 130 euro per l'assicurazione.
I bei tempi di assicurazioni inferiori ai 100 euro, con automobili supplementari a cifre risibili, pare finito. Tuttavia consiglierei di sondare la convenzione RIAR.
 
Ecco giusto giusto i nomi che avevo evitato di pronunciare.
La GTV è assicurata con la Toro e da loro mi è arrivato lo scherzetto di passare da 100 a quasi 200 euro in un anno. In più già m'hanno rifiutato a gennaio l'assicurazione della Montreal perché ultratrentennale ma senza attestato ASI (allora credevo, ora è stato ritrovato) e non mi accetteranno neppure il prossimo anno se nel frattempo non mi associo "personalmente" a un club federato ASI o RIAR.
Ultimamente accendo la GTV una volta alla settimana ma non riesco a farci un giro più di 1 o 2 volte al mese, e quando la Montreal sarà pronta andrà anche peggio perché dovrò fare a turno.
 
Al netto delle considerazioni etiche e personali che ognuno di noi possa fare sulla accessibilità ai servigi delle assicurazioni, la miglior soluzione ad oggi sulle Alfa Romeo la propone il RIAR con la sua convenzione.
Certo bisogna associarsi RIAR e ottenere la certificazione vettura (che comunque, al contrario dell'ASI, ai propri soci la fornisce gratuitamente).
 
La fregatura maggiore è che se disdetti la polizza (rifiutando quindi l'aumento), se deciderai di riassicurare il veicolo, le tariffe saranno enormemente riviste al rialzo. Ulteriormente!
Se ci sommi poi i costi necessari per tesserarsi all'Asi (sempre tramite clubfederati, mai direttamente così cè altra gente che mangia - logico) non ne vale più la pena....

Comprendo (seppur in parte) le nmotivazioni fornite dalle compagnie di assicurazione, ma sarebbe stato sufficiente (forse) chiedere al richiedente/proprietario/contraente la prova che il veicolo storico non è l'unico in suo possesso e quindi che lo stesso veicolo non è di utilizzo giornaliero.

Adesso funziona così con le macchine che hanno 20 anni di anzianità e diventeranno "d'eopca" raggiunti i 30.
Scommetto che fra qualche anno le trentennali per essere considerate d'epoca dovranno averne 40.... sempre seguendo le logiche prioposte dalle compagnie di assicurazione d'oggi...
 
Il problema della non assicurabilità a costi "umani" c'è anche sulle auto trentennali. Se poi è peggio sulle ventennali è un discorso, ma non è che arrivi con una trentennale e ti fan tutti i ponti d'oro eh....
 
Per chi fosse tesserato ASI consiglio di informarsi sulla compagnia che ha in convenzione, "PerTe", io l'ho fatta è ha buone tariffe senza troppi vincoli..ottima anche per chi ha diverse auto da assicurare... :)
 
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