Enrico Sala (e aneddoti sull'Alfa)

Il FUSI

Nuovo Alfista
15 Novembre 2004
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La Spezia (Ceparana)
Il Dott. Enrico Sala è stato per anni direttore commerciale dell'Alfa Romeo.
Da una pagina di facebooK.

Enrico Sala è nato a Gavirate (VA) nel 1927, è entrato in Alfa Romeo nel 1955 per uscire su sua scelta nel 1980. Durante questo periodo è stato un grande protagonista della storia commerciale dell'azienda, prima come direttore di vari mercati esteri per po...i diventare direttore vendite generale. E' diventato genero di Giuseppe Luraghi sposando la figlia Liliana di cui ne custodisce l'archivio di famiglia, importanti documenti, anche fotografici, di vita aziendale della casa del biscione.

Mi pregio di averlo conosciuto, e di averne apprezzato la Signorilità, sissignore con la S maiuscola, atta a far capire PERFETTAMENTE perchè l'Alfa era una marca DIVERSA, che ha avuto successi su successi nonostante la sua "artigianalità", e che fu calamita per clienti di un certo tipo e spessore.
Enrico non si è mai astenuto dal portare i suoi ricordi, la sua esperienza, a vantaggio di tutti, con la costruttiva e ragionata critica laddove c'era da ragionare e criticare.

La sua salute non è buona. Ce lo dice questa pagina:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 0388451789

Chiunque voglia, alfisticamente, per manifestare il suo affetto e attaccamento, scrivere due righe, credo sia il benvenuto.

Desidero ribadire che è un suggerimento personale mio che va visto solo ed esclusivamente come motivato dal rispetto che ho verso questa persona. Che è tanto, e lo si può capire se si conoscono gli attriti esistenti fra me e chi ha messo su la pagina de quo.
 
purtroppo non lo conosco (da perfetto ignorante dell'Alfa di "ieri"). Tu che hai avuto l'onore, puoi descriverci qualche suo racconto/aneddoto? :grazie)
Dalla descrizione che ne fai, credo che di persone così ne servano a centinaia oggigiorno, ne gioverebbero tutti.

Spero si ristabilisca (la pagina FB la guardo da casa stasera, qua ho le restrizioni di accesso) :fluffle)
 
Enrico Sala di aneddoti ne ha raccontati tanti. Per brevità posso dire di quando mi raccontò come agì l'Alfa Romeo quando venne varata la legge, negli anni '70, che impedita ai neopatentati di guidare automobili con velocità massima superiore a 180 km orari. Ricordo che me lo raccontò quando lo andammo a prendere in Alfa 6 (che spesso chiamava "Alfa 2600") a casa sua, per andare a qualche manifestazione, e la moglie sedette davanti mentre io e lui eravamo dietro a chiacchierarcela in centro Milano.
All'epoca l'azienda era di Stato, e produceva molte vetture che superavano i 180 orari.
Forse mi disse anche il nome di chi fu....... comunque suggerì di inserire come limite NON SOLO la velocità pura omologata, ma anche una specie di calcolo per determinare, in base al rapporto peso potenza, una velocità "teorica calcolata".
Fu così che mentre un'Alfetta GTV 2000 filava serenamente oltre i 185 orari, e la GT 1600 faceva i 180, sul manuale uso e manutenzione nella tabella riassuntiva le vetture facevano una (se non erro) i 179,4; l'altra i 179,6.
La stessa Alfa 6, che filava nell'ordine dei 200 orari, veniva accreditata anch'essa di velocità di 179 km orari e spiccioli.

Ancora, un aneddoto relativo alla mostrina che c'è sul montate posteriore dell'Alfasud, che cela una saldatura. Questo lo raccontò ad Arese, nel piazzale del Museo, accanto a Chirico mentre guardavano la mia Alfasud. Si creò a Pomigliano un "casus belli" perchè le maestranze ritenevano il materiale di saldatura nocivo, e più precisamente il materiale che "pareggiava" la saldatura. Chirico assentiva, segno che si ricordava la questione. E se non erro le Alfasud successive, a tre e cinque porte, hanno la mostrina che cela una saldatura "non pareggiata", cioè si vede proprio la giuntura senza che questa sia stata "livellata" alla carrozzeria.

Ancora, un caso che non conosce nessuno, ovvero un incidente serio in cui vennero coinvolti il Presidente Luraghi e credo anche la moglie. Dato il periodo credo fossero su una 2000 berlina, e l'auto si ribaltò in autostrada causando danni ingenti all'automobile, e qualche fastidio fisico (nulla di gravissimo) agli occupanti. Per evitare la risonanza mediatica, venne tutto gestito in modo molto "soft" e difatti credo che ben pochi sappiano che Luraghi ebbe un incidente in automobile.
 
scusa fusi..dai racconti di mio padre mi risulta che il 2.5 dell'alfa6 il primo,quello a 6 carburatori monocorpo..arrivasse a ben oltre i 200...possibile??
 
molto interessanti sia l'articolo postato che gli aneddoti. :grazie)
 
gabry3x":3orrz9cc ha detto:
scusa fusi..dai racconti di mio padre mi risulta che il 2.5 dell'alfa6 il primo,quello a 6 carburatori monocorpo..arrivasse a ben oltre i 200...possibile??

Ben oltre.... cosa significa ben oltre? Mio padre ne usò una per portare documenti alla Snam di San Donato, nei primissimi anni '80, e sulla Milano Bologna filava costantemente [editato da denny1977].
Ci sta che in certe situazione l'auto potesse anche segnare più dei 200 (210 o giù di lì) procedendo a velocità effettive prossime ai 200.
 
Il FUSI":10htjn8g ha detto:
gabry3x":10htjn8g ha detto:
scusa fusi..dai racconti di mio padre mi risulta che il 2.5 dell'alfa6 il primo,quello a 6 carburatori monocorpo..arrivasse a ben oltre i 200...possibile??

Ben oltre.... cosa significa ben oltre? Mio padre ne usò una per portare documenti alla Snam di San Donato, nei primissimi anni '80, e sulla Milano Bologna filava costantemente [edit by denny1977]
Ci sta che in certe situazione l'auto potesse anche segnare più dei 200 (210 o giù di lì) procedendo a velocità effettive prossime ai 200.

parlo di 230orari.. 30km orari son molti...per questo dicevo BEN oltre. conoscendo poi il peso e l'aerodinamica della vettura in questione !
 
Onestamente è una velocità impossibile come realistica. In particolari condizioni abbiamo avuto anche delle vetture alfa 90 2.5 iniezione che grazie ai rapporti lunghi [editato da denny1977].
Parliamo d una vettura che viene comunque accreditata di 205 in quarta marcia, con quinta extralunga (che le fa fare i 200 con molti meno giri). È chiaro che in quel caso quando incidentalmente si riescono a far i giri la velocità extraserie di quinta la fai. Al lordo dello scarto dello strumento.
Sull'Alfa 6 che è una macchina da 195 dichiarati e magari 198 effettivi di quinta il fuorigiri (e si che il 6v alto ci gira che è un piacere) avrebbe dovuto essere diciamo notevole per arrivare a 230. Se poi mi si dice che in discesa in lieve fuorigiri si son visti i 230 posso pure crederci ma sicuramente si era a meno di 210 orari effettivi.
Velocità effettive di quell'ordine (230) son appannaggio di automobili più profilate e con un pó più di cavalleria (leggasi 164 q.verde 24v).
 
Mediamente (e statisticamente), per raggiungere i 230 km/h con una vettura dotata di un cx attorno a 0,40 (che può non voler dire nulla, perché conta molto anche la sezione frontale) ci vogliono dai 190 ai 200 cv. Con i 160 cv del Busso 2.5 sono realistiche velocità di punta attorno ai 205 km/h.

Se verificate bene, la velocità calcolata che in quegli anni compariva nei libretti di circolazione ai fini delle limitazioni alla guida dei neopatentati, è data da valori puramente geometrici: si calcolavano il rapporto totale di trasmissione nell'ultimo rapporto e il rotolamento degli pneumatici e così si determinava la velocità teoricamente raggiungibile al regime di potenza massima.
Con tale calcolo le Alfa più potenti, tradizionalmente dotate di 5^ marcia corta (o di potenza) e motori di grande allungo, riuscivano a sviluppare velocità di punta ben maggiori a quelle teoriche sfruttando il margine di fuorigiri.
Paradossalmente erano penalizzate vetture molto meno potenti e con ultimo rapporto molto lungo (di riposo) che di conseguenza avevano velocità teoriche elevate ma non effettivamente raggiungibili perché nell'ultima marcia non era possibile raggiungere il regime di potenza massima.[editato da denny1977].

Riguardo alla mostrina sul montante dell'Alfasud, mi pare che essa sia sempre rimasta al suo posto anche se nel tempo ne mutò il materiale (per un certo periodo fu una sorta di adesivo un po' spesso, mentre in un altro divenne di plastica lavorata in rilievo). Non ricoro bene i periodi ma posso verificare.

La memoria di persone come il dott. Sala (che io non ho certo avuto l'onore di conoscere) è una fonte preziosissima di conoscenza del come e del perché delle cose: in nessuna pubblicazione si troverà mai il motivo per cui quella mostrina venne applicata proprio in quel punto.
 
mio padre afferma che con la 90 fece i [editato da denny1977] e la 6 [editato da denny1977]. questo vi dico,questo mi hanno detto. forse da nuove andavano di piu e voi essendo piu giovani le avete provate gia con qualche anno sul groppone. non saprei che dirvi francamente. :ka) non mi sorprenderebbe comunque che un v6 alfa spingesse fin li la 6
 
La 90 ripeto dipende quale. Comunque anche con auto fresche io di valori fuori dal mondo in piano non ne ho mai visti. E poi va visto anche che tachimetro ha. Di norma sulle mie storiche ci ho sempre messo le mani e avevo strumenti affidabili. Con un'Alfetta 1,6 cambio lungo peraltro gia sfinita ci ho preso pure io [editato da denny1977]. In discesa,[editato da denny1977] sull'Autocisa nei rettilinei di Pontremoli. Caso assolutamente eccezionale [editato da denny1977]). Assurdo pensare peraltro che facesse i 205. Anche perché successivamente con un 2000 e strumento ben più realistico (corretto anche dalle gomme da 15) in piano in tre [editato da denny1977]. Con un motore rifatto da circa 40k km quindi fresco.
In rete gira anche un filmato di un'Alfasud 1.2 monocarburatore con strumento a oltre 170. Una macchina data per i 150 orari. La mia Alfasud cui ho corretto lo strumento quando pulii i vetrini ha 5cv in più e segna al massimo i 160. E quando passo dai rilevatori di velocità io vedo la stessa velocità (cosa che con la 147 e coi 15 invernali ma col piffero segna sempre 10 km in più a 50 orari....).
Allora io dubito fortemente che una vettura Alfa 6 con strumento affidabile possa percorrere in piano velocità di oltre 200 orari. Se poi le condizioni erano particolari si ci puó stare. Ma ricordiamoci che vetture veramente cronometrate per 230 orari han strumenti che segnano sereni i 260.....
Se poi si vuol dire che le velocità di quattroruote di norma per certe Alfa son risultate inferiori a quanto facevano, messe a punto, vetture analoghe su questo concordo. Mai visto una 33 ultima serie carbs. Da 88 cv fare meno dei 180 (200 al tachimetro con ruote da 13, 190 con ruote da 14).
 
Nota per gli edit di denny1977 di cui sopra: ragazzi, ricordiamoci per favore che da Regolamento del Virtual non è consentito parlare di velocità oltre limite raggiunte in strada. Grazie.



Il FUSI":19a6xqoz ha detto:
Enrico Sala di aneddoti ne ha raccontati tanti. Per brevità posso dire di quando mi raccontò come agì l'Alfa Romeo quando venne varata la legge, negli anni '70, che impedita ai neopatentati di guidare automobili con velocità massima superiore a 180 km orari. Ricordo che me lo raccontò quando lo andammo a prendere in Alfa 6 (che spesso chiamava "Alfa 2600") a casa sua, per andare a qualche manifestazione, e la moglie sedette davanti mentre io e lui eravamo dietro a chiacchierarcela in centro Milano.
All'epoca l'azienda era di Stato, e produceva molte vetture che superavano i 180 orari.
Forse mi disse anche il nome di chi fu....... comunque suggerì di inserire come limite NON SOLO la velocità pura omologata, ma anche una specie di calcolo per determinare, in base al rapporto peso potenza, una velocità "teorica calcolata".
Fu così che mentre un'Alfetta GTV 2000 filava serenamente oltre i 185 orari, e la GT 1600 faceva i 180, sul manuale uso e manutenzione nella tabella riassuntiva le vetture facevano una (se non erro) i 179,4; l'altra i 179,6.
La stessa Alfa 6, che filava nell'ordine dei 200 orari, veniva accreditata anch'essa di velocità di 179 km orari e spiccioli.

Ancora, un aneddoto relativo alla mostrina che c'è sul montate posteriore dell'Alfasud, che cela una saldatura. Questo lo raccontò ad Arese, nel piazzale del Museo, accanto a Chirico mentre guardavano la mia Alfasud. Si creò a Pomigliano un "casus belli" perchè le maestranze ritenevano il materiale di saldatura nocivo, e più precisamente il materiale che "pareggiava" la saldatura. Chirico assentiva, segno che si ricordava la questione. E se non erro le Alfasud successive, a tre e cinque porte, hanno la mostrina che cela una saldatura "non pareggiata", cioè si vede proprio la giuntura senza che questa sia stata "livellata" alla carrozzeria.

Ancora, un caso che non conosce nessuno, ovvero un incidente serio in cui vennero coinvolti il Presidente Luraghi e credo anche la moglie. Dato il periodo credo fossero su una 2000 berlina, e l'auto si ribaltò in autostrada causando danni ingenti all'automobile, e qualche fastidio fisico (nulla di gravissimo) agli occupanti. Per evitare la risonanza mediatica, venne tutto gestito in modo molto "soft" e difatti credo che ben pochi sappiano che Luraghi ebbe un incidente in automobile.
Questi racconti sono affascinanti veramente, ed è fantastico venire a conoscienza di tutte queste curiosità che magari non sono parte della storia ufficiale (quella scritta sui libri), ma che in ogni caso fanno parte integrante di quella che è la storia di Alfa Romeo e la rendono ancora più piena di significati e affasciante. :nod)
 
:) gioia mia tu fai bene a editare ma considera anche che lo scrivente ha girato pure in pista e a volte anche all'estero :)

dove stavamo in tre in Alfetta mica lo sai non c'eri :))

Per gli aneddoti.... Pensa che non più tardi di due mesi fa ripensavo a quanto ci eravamo detti tante volte con altri amici Alfisti ovvero di farci raccontare e magari buttar giu qualcosa (non proprio un libro magari ma almeno che ne so una dispensina Inter nos) proprio a Sala.
 
Il FUSI":3s1xd62k ha detto:
:) gioia mia tu fai bene a editare ma considera anche che lo scrivente ha girato pure in pista e a volte anche all'estero :)
Fusi, lo so che tu ovviamente hai girato molto anche in pista però come dicevano i latini dura lex sed lex, perciò ovviamente da regolamento si è deciso di chiedere di evitare di menzionare velocità massime raggiunte, proprio perchè sul forum è realmente difficile chiedere a tutti dimostrare dove li si sono raggiunti (e mica possimo chiedere a tutti di fare una foto del paesaggio misto a cartelli stradale per dimostrarci se le velocità massime le hanno raggiunte in autobahn, circiti o altro posto ;) :lol: ). :)

Il FUSI":3s1xd62k ha detto:
Per gli aneddoti.... Pensa che non più tardi di due mesi fa ripensavo a quanto ci eravamo detti tante volte con altri amici Alfisti ovvero di farci raccontare e magari buttar giu qualcosa (non proprio un libro magari ma almeno che ne so una dispensina Inter nos) proprio a Sala.
Sarebbe in effetti secondo me bellissimo poter riuscire a realizzare una sorta di piccolo almanacco (che poi piccolo voglio proprio vedere se si mettono assieme tutti i racconti :) ), nel quale poter raccogliere tutti gli aneddoti che persone cone Sala e altri dello stesso calibro, come hai giustamente detto tu. :nod)
In fondo anche questa è cultura automobilistica che chi è appassionato tiene a conoscere e magari a tramandare alle persone che hanno la medesima passione e l medesimo 'fuoco' al proprio interno. :)
 
Il FUSI":fa575g4h ha detto:
Per gli aneddoti.... Pensa che non più tardi di due mesi fa ripensavo a quanto ci eravamo detti tante volte con altri amici Alfisti ovvero di farci raccontare e magari buttar giu qualcosa (non proprio un libro magari ma almeno che ne so una dispensina Inter nos) proprio a Sala.

l'unico modo è intervistare il protagonista (prima che sia troppo tardi, ha già una sua età). :)
 
Il FUSI":5nn6qwze ha detto:
Enrico Sala di aneddoti ne ha raccontati tanti. Per brevità posso dire di quando mi raccontò come agì l'Alfa Romeo quando venne varata la legge, negli anni '70, che impedita ai neopatentati di guidare automobili con velocità massima superiore a 180 km orari. Ricordo che me lo raccontò quando lo andammo a prendere in Alfa 6 (che spesso chiamava "Alfa 2600") a casa sua, per andare a qualche manifestazione, e la moglie sedette davanti mentre io e lui eravamo dietro a chiacchierarcela in centro Milano.
All'epoca l'azienda era di Stato, e produceva molte vetture che superavano i 180 orari.
Forse mi disse anche il nome di chi fu....... comunque suggerì di inserire come limite NON SOLO la velocità pura omologata, ma anche una specie di calcolo per determinare, in base al rapporto peso potenza, una velocità "teorica calcolata".........

non è difficile: basta calcolarla al regime di potenza massima...
 
gabry3x":3nds61ui ha detto:
Il FUSI":3nds61ui ha detto:
gabry3x":3nds61ui ha detto:
scusa fusi..dai racconti di mio padre mi risulta che il 2.5 dell'alfa6 il primo,quello a 6 carburatori monocorpo..arrivasse a ben oltre i 200...possibile??

Ben oltre.... cosa significa ben oltre? Mio padre ne usò una per portare documenti alla Snam di San Donato, nei primissimi anni '80, e sulla Milano Bologna filava costantemente [edit by denny1977]
Ci sta che in certe situazione l'auto potesse anche segnare più dei 200 (210 o giù di lì) procedendo a velocità effettive prossime ai 200.

parlo di 230orari.. 30km orari son molti...per questo dicevo BEN oltre. conoscendo poi il peso e l'aerodinamica della vettura in questione !


il 2500 dell'alfa 6 aveva un limitatore di giri meccanico montato sullo spinterogeno. se non ricordo male, io che di alfa 6 ne ho avuta più di una (sempre a carburatori!): se la memoria non m'inganna )dovrei andare a vedere), era una mollettina che, per centrifuga, andava a massa ed evitava di superare un certo regime (mi pare 7200, ma non fateci troppo affidamento: l'età è una brutta bestia). comunque, bastava levarlo e i giri, anche in V, salivano ancora. e la velocità pure.
 
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