GTV6 - Parliamone...

Dago79

Nuovo Alfista
19 Ottobre 2004
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Pescara
Per anni ho atteso quello che è successo ieri:
lo zio di Francia, che nella metà degli anni '80 tornava in italia per le vacanze estive con la sua GTV6 nera, con quel cofano bombato che stimolava le più recondite fantasie del bambino quale ero, alla mia ennesima richiesta delle sorti di quella macchina mi dice: "Se c'è qualcuno che la vuole, può andarsela a prendere...".

Bene! Al di là delle questioni relative allo stato della macchina, acquistata nuova nel 1984 e 15 anni fa lasciata ferma in garage sotto un telo e mai più accesa, considerando che fino a quel momento era perfettamente funzionante, riuscireste con la vosta esperienza ad indicarmi a cosa vado incontro, sia dal punto di vista delle spese che delle possibili difficoltà, per:

- Passaggio di proprietà, in Italia o in Francia?
- Portare la GTV da Parigi fino al centro-Italia;
- Re-immatricolazione con targa italiana;
- Iscrizione ASI (ammesso che sia perfettamente originale);
- Eventuali problematiche nel reperire pezzi di ricambio;
- Problemi tipici gravi del modello (corrosione, meccanici...);
- Valore di un esemplare conservato;
La macchina è esattamente come questa:

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Grazie in anticipo per l'aiuto.
 
per le questioni burocratiche devi aspettare che passi da queste parti BRT, che se non mi sbaglio aveva preso la sua Alfa 90 proprio in francia.

quel cofano bombato che stimolava le più recondite fantasie del bambino quale ero

questa è pura poesia :nod)

direi che la prima cosa da fare sarebbe fare una scampagnata a parigi per vedere le condizioni di originalità del mezzo, molte alfa all'estero sono "elaborate" in maniera anche piuttosto fantasiosa e potrebbe essere anche oneroso il ripristino a condizioni RIAR o similari.

"Se c'è qualcuno che la vuole, può andarsela a prendere..."
:A) :love) :X) :clap)
 
che culo!
ce lo avessi pure io un parente così

per info sulla reperibilità pezzi di ricambio puoi provare a sentire sempre BRT o Il Fusi o anche cat147 o mel
per portare la macchina fino in italia, visto che è ferma da così tanti anni, io prenderei carro attrezzi fino alla stazione e poi la caricherei sul treno; altrimenti dovresti trovare qualcuno (in francia...) in grado di fare tutte le sostituzioni minime necessarie (olii tutti, liquido freni, liquido refrigerante, controllo generale manicotti e tubazioni, batteria, ecc)
 
Ci ho pensato un pò su, forse la cosa migliore è fare un salto per valutare effettivamente lo stato attuale, e questo non potrà avvenire prima di dicembre/gennaio.

Successivamente individuare una officina che sia in grado di riportarla in uno stato funzionante: cambio olio e tutti i liquidi, batteria, gomme e verifica generale.

Dopo di chè, fatto il passaggio di proprietà riportarla a casa con con una assicurazione temporanea: http://www.autoclub-assurances.fr/souscription-en-ligne/temporaire.html

Una volta a casa provvederò ad immatricolarla.

Anche perchè un trasporto mi costerebbe quasi quanto un bel tagliando che dovrei comunque far fare...
 
Tento di abbozzare una sintetica risposta sull'unica questione sulla quale so qualcosa per esperienza: condizioni dell'auto ed eventuali ripristini.
Se l'auto è ferma da 15 anni è logico pensare che le fasce elastiche si siano incollate e che il lubrificante nella coppa sia diventato una specie di poltiglia untuosa. Ciò sconsiglia di tentare l'avvio del motore prima di aver fatto una verifica con un meccanico.
Per i pezzi di meccanica si trova ancora quasi tutto anche tramite la rete ufficiale Alfa, perciò rimane soltanto il problema dei costi: per revisionare completamente il mio bialbero a carburatori ho speso quasi 8.000 euro e quindi è prevedibile che la revisione integrale del V6 Busso costi proporzionalmente di più. Se anche non fosse necessaria una revisione completa, sicura è la necessità di sostituire tutte le cinghie, la pompa dell'acqua, il termostato e tutti i fluidi. Probabile che la linea di scarico sia completamente corrosa (c'è da sperare che i collettori primari siano sani) e probabilissimo che nel tempo si siano bloccati i freni, la pompa della frizione e il relativo attuatore. L'invecchiamento non dovrebbe aver compromesso la funzionalità del cambio (se efficiente al momento della messa a riposo) che ovviamente manterrà il solito difetto della difficoltosa manovrabilità comune a tutte le Alfetta.
Una certa attenzione dovrà essere dedicata all'elettronica perché la GTV 6 ha l'impianto di iniezione elettronica.
In genere tutto l'impianto elettrico dovrà essere ispezionato spina per spina per eliminare corrosione e falsi contatti, ma è pur sempre un impianto molto semplice e ripristinabile da soli senza ricorrere a un elettrauto. Qualche grattacapo può venire dagli alzacristalli elettrici (se presenti). Probabile la necessità di sostituire (con poca spesa) i sensori di pressione dell'olio e di temperatura dell'acqua e l'interruttore termostatico di azionamento delle ventole di raffreddamento (sulla GTV6 sono 2 e devono assolutamente funzionare alla perfezione).
Sotto il profilo della carrozzeria, probabile è la fioritura di ruggine passante in corrispondenza dei punti critici: profilo sotto le vetrature laterali (che essendo orizzontale favorisce il ristagno di acqua), in corrispondenza degli scarichi del portellone posteriore (probabile inoltre che il martinetto a gas di sollevamento si sia scaricato), sotto le placche di areazione posteriori, ma soprattutto dentro i passaruota anteriori. Qui, aprendo il cofano si deve ispezionare la zona a sinistra della pompa dei freni e la corrispondente zona sul lato opposto perché il passaruota è costruito con due lamiere accostate e non sigillate tra le quali ristagna l'umidità. Bolle di ruggine in quel punto significano corrosione passante e basterà una leggera pressione con un cacciavile per passare da parte a parte. Vanno rimossi i coperchi che coprono la zona bassa del passaruota anteriore sotto al montante anteriore perché lì dietro si accumula la sporcizia proiettata dalle ruote, che trattiene tantissima umidità. Se i passaruota sono "marci" il ripristino sarà economicamente "doloroso": un bravo battilastra dovrà creare le pezze da saldare dopo avere rimosso ogni traccia di lamiera corrosa: di lamierati non si trova più nulla di nuovo e i pezzi di recupero (anch'essi diffici da reperire) sono spesso in pessime condizioni. Sulla GTV 6 sono meno probabili fenomeni di corrosione grave attorno alle cornici di parabrezza e lunotto perché non più incollati ma montati con generose guarnizioni (come del resto sulle GT 1.6 e GTV 2.0 post 1976). Probabile che seccandosi si siano screpolate le guarnizioni delle porte e del portellone (si trovano ottime riproduzioni, anche se non a prezzi popolari).
La quotazione di Ruoteclassiche è ancora molto modesta (mi pare sui 6-7000 euro per un esemplare perfetto) ma non trovarai mai nessuno che te ne ceda uno buono a meno di 8-10.000. Chi spara 15.000 e più è solo un sognatore.
Detto questo, buona fortuna e complimenti: la GTV6 è una vettura fantastica!
 
eccomi..
come detto io ho importato la mia 90 dalla francia...
la procedura di per sè non è allucinante le cose da fare non sono molte ma il problema è la burocrazia e l'incompetenza del personale della motorizzazione.
innanzitutto se il venditore è francese devi fare il passaggio presso l'equivalente francese della nostra motorizzazione.
se riesci a rendere l'auto marciante e decidi di portarla via strada, portala in Italia prima di fare il passaggio altrimenti non potresti assicurarla perchè in Italia non è possibile assicurare un auto con targa straniera e mi risulta che la Francia non rilasci targhe temporanee.
in Italia devi richiedere le targhe italiane e reimmatricolare l'auto, ci sono diversi moduli da compilare e qualche bollettino da pagare (la cifra comunque non è molto elevata) e aspettare la lentissima burocrazia italiana.
per poter reimmatricolare l'auto deve essere sottoposta a collaudo presso la motorizzazione italiana.
Il problema è che se chiedi le targhe italiane devi pagare l'IPT che per una macchina del genere (nella mia provincia) due anni fa mi chiesero più di 600€ e il bollo interi.
per pagare l'IPT ridotta e il bollo ridotto devi rendere l'auto d'epoca prima della reimmatricolazione quindi iscrivere ASI (il RIAR non è riconosciuto) la macchina, aspettare che l'ASI ti faccia avere il CRS (certificato di rilevanza storica) (tempo stimato 4 mesi) dopodichè farai tutte le procedure per la reimmatricolazione.

attenzione tutto quanto scritto vale se la macchina è provvista di tutti i documenti francesi e di targhe francesi, in caso contrario non saprei aiutarti ma dovrebbe essere più complicato.

Io per riuscire a reimmatricolare la mia 90 ho impiegato quasi 1 anno!!

per quanto riguarda l'idea di qualcuno di caricare l'auto non marciante sul treno, non è detto che sia fattibile in quanto gli addetti al caricamento e scaricamento francesi o italiani che siano, difficilmente si prenderanno la briga di spingere a mano la tua auto.
se hai bisogno di qualche info in più, contattami tramite messaggio privato


:ciao) :ciao)
 
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