Comitato pro tuning : legge delega

speedy85

Nuovo Alfista
9 Maggio 2005
5,075
0
36
AbBiAtEgRaSso [MiLaNo]
Il Comitato Pro Tuning e la rivista Elaborare ci danno l'occasione di essere parte attiva di una proposta di legge da parte di noi cittadini al Governo,quindi come socio del club chiedo la collaborazione da parte di tutti voi a finchè ci sia una raccolta di firme consistente, (ovviamente per chi è d'accordo con la proposta di legge!!!)questa è un'infarinatura sullla proposta di legge:

SINTESI DELLA LEGGE DELEGA per l’omologazione e la certificazione di auto e moto veicoli:

Le procedure d’omologazione, che vanno a sommarsi a quelle esistenti (tralasciando l’art. 236 del Reg. che resterà in vigore per le altre categorie di veicoli), sono essenzialmente quattro: -la prima l’omologazione dei componenti, che non richiede l’aggiornamento della carta di circolazione; -la seconda destinata all’omologazione dei componenti prodotti in serie da un costruttore accreditato; -la terza riguarda la certificazione a libretto dei componenti omologati in Europa; - la quarta riguarda le modifiche a componente unico e ad unico esemplare, comprese le certificazioni dei veicoli modificati che sono attualmente in circolazione.

1) Omologazione Speciale di componenti prodotti in serie:

- A COSA SERVE: questa procedura è stata predisposta per verificare che un componente sia tecnicamente valido e, non sia costruito in maniera contraria alle leggi in materia.
- SU CHE TIPO DI COPONENTI: i componenti che potranno rientrare in questa procedura saranno quelli meno pericolosi, sia a livello di utilizzo sia a livello di montaggio. L’esempio tipico è rappresentato dalla pedaliera o dai pomelli per le autovetture, e dalle pedane per le motociclette.
- COSA DEVE FARE UN APPASSIONATO: deve solo installare il componente o farlo installare da un’officina di autoriparazioni, e circolare avendo a bordo il certificato d’omologazione speciale.
-ESEMPIO: un appassionato acquista una pedaliera, la fa installare da un’officina di auto riparazione, la quale deve registrare i suoi dati sul certificato d’omologazione speciale. La modifica è legale e si deve circolare col certificato a bordo.
- I PREZZI: qui non c’è nulla da pagare.

2) Omologazione-Certificazione di componenti prodotti in serie:

- A COSA SERVE: la procedura d’omologazione-certificazione è stata prevista per i componenti come gli alettoni, le minigonne, ecc. Questi componenti, vista la loro particolare pericolosità, devono essere sottoposti a due verifiche distinte. La prima, chiamata omologazione che è lo stesso tipo di controllo previsto dalla procedura precedente e, non riguarda gli appassionati, ma solo i costruttori dei componenti prodotti in serie. La seconda, chiamata certificazione è fatta per verificare che il montaggio del componente sia avvenuto a regola d’arte e, per registrare a libretto le modifiche. Quest’ultima verifica corrisponde essenzialmente alla verifica e prova fatta oggi dalle Motorizzazioni, per l’aggiornamento del libretto.
- SU CHE TIPO DI COMPONENTI: i componenti che rientrano in questa procedura sono quelli potenzialmente pericolosi, ma soprattutto quelli che devono essere montati a regola d’arte e, in caso di montaggio errato possono diventare pericolosi per la circolazione.
- COSA DEVE FARE UN APPASSIONATO: la parte della procedura che interessa all’appassionato è la certificazione. Infatti, l’omologazione interessa solo al produttore che vuole produrre componenti in serie.
- ESEMPIO: l’appassionato dovrà acquistare il componente, farlo installare da un’officina di autoriparazioni, la quale deve registrarsi nel Certificato di conformità al tipo omologato. In seguito bisognerà prendere un appuntamento per la visita e prova in Motorizzazione. Questa procedura si concluderà nell’aggiornamento dei dati del veicolo, sul libretto.
- I PREZZI: si pagherà il prezzo della visita e prova e dell’aggiornamento del libretto. Ovviamente non è una cosa che possiamo imporre noi allo Stato.

3) Certificazione di componenti omologati in Europa:

- A COSA SERVE: serve per consentire a chi vuole acquistare (o ha gia acquistato) un componente omologato in un altro stato Europea, di poter certificare la modifica.
- SU CHE TIPO DI COPONENTI: tutti quelli omologati. I limiti dovrebbero essere quelli previsti dalle omologazioni nazionali. Ad esempio le omologazioni come l’ABE (tedesco), dove si trova i tipi di veicoli su cui si può installare un determinato pezzo, dovranno (ovviamente) essere installati solo sui veicoli indicati. O le omologazioni tipo TELEGUNTAKEN (tedesco) che spesso indicano modo specifiche di montaggio, dovranno avere tali caratteristiche per essere legalizzate.
- COSA DEVE FARE UN APPASSIONATO: dopo aver acquistato il componente con la relativa omologazione, deve prendere appuntamento presso la motorizzazione per la procedura di visita e prova e, il conseguente aggiornamento del libretto, come nella procedura vista in precedenza.
-ESEMPIO: si acquista (o si è gia acquistato ed installato un componente dotato di omologazione Europea). Dopo averlo fatto installare, (qui la questione relativa a chi ha effettuato l’installazione sarà disciplinata dal Governo) si farà richiesta alla motorizzazione della procedura di visita e prova per l’aggiornamento del libretto.
- I PREZZI: si pagherà il prezzo della visita e prova (come nella procedura precedente) e dell’aggiornamento del libretto. Ovviamente non è una cosa che possiamo imporre noi allo Stato.

4) Certificazione ad unico esemplare:

- A COSA SERVE: è la procedura più versatile. Può essere usata sia per certificare a libretto una modifica unica (es. passaruota maggiorati direttamente dalla carrozzeria di serie; o per le motociclette carene in vetroresina auto costruite), o per registrare a libretto le modifiche effettuate fino ad oggi e, che per la legge Italiana sono attualmente illegali. Per le motociclette, questa procedura è stata ideata per poter circolare con un motoveicolo auto costruito.
- SU CHE TIPO DI COPONENTI: qui più che di componenti si dovrebbe parlare di parti del veicolo (ad esempio la carrozzeria). Come per le altre procedure (tralasciando quella di certificazione di componenti omologati all’estero, perché in questa procedura l’omologazione è frutto delle leggi di un altro Stato) anche qui sarà il Governo a definire i limiti tecnici della materia.
- COSA DEVE FARE UN APPASSIONATO: qui il centro tecnico più importante sarà quello accreditato dal Ministero (si pensa che ce ne saranno diversi, tra cui si spera anche la TuV Italia, che con la sua esperienza potrà dare una notevole spinta al sistema certificativi Italiano), il quale dovrà verificare la sicurezza del veicolo e la sua corrispondenza alle leggi tecniche in materia. Se il centro tecnico autorizzerà le modifiche, il passo successivo sarà recarsi in motorizzazione per fare la visita e prova e l’aggiornamento del Libretto.
-ESEMPIO: ho un veicolo gia modificato con componenti prodotti in Italia ma non omologati; Ho un veicolo con componenti creati da me o da un’officina; ho una moto costruita quasi interamente da me. Vado al centro tecnico accreditato, il quale fa le verifiche al mio veicolo, può essere che alcuni componenti non passino le verifiche e quindi sia costretto a sostituirli. In seguito mi reco alla motorizzazione per la visita e prova e la modifica del libretto.
- I PREZZI: bisognerà pagare le verifiche ed i progetti fatti dal centro tecnico accreditato, qui non possiamo essere noi e, nemmeno lo stato a stabilire il costo degli accertamenti (perché sono fatti da imprese private). Risulta ovvio che il prezzo dipenderà dal tipo di modifica che abbiamo apportato, può essere che non sia nemmeno sicura e quindi non potrà mai essere certificata. Però ci sono dati positivi, perché più centri tecnici si attiveranno in Italia (secondo una semplice regola economica in materia di concorrenza) e meno saranno i costi per le verifiche. Inoltre allo stato attuale (e solo se la casa costruttrice non ha dato risposta negativa alla modifica per motivi tecnici) una delle vie per certificare le modifiche è avere il progetto di un tecnico abilitato (Ing.) che sancisce la sicurezza della modifica. Risulta ovvio che il costo di un singolo Ingegnere è superiore a quello di un centro che ha i macchinari e il personale per fare decine di verifiche al giorno.
In seguito si pagherà il prezzo della visita e prova (come nella procedura precedente) e dell’aggiornamento del libretto. Ovviamente non è una cosa che possiamo imporre noi allo Stato.

SINTESI modalità raccolta firme

· Possono firmare SOLO i cittadini italiani con diritto di voto, residenti in Italia.

· Le firme devono essere raccolte mediante degli appositi MODULI, che hanno requisiti di forma prestabiliti. Ogni modulo deve contenere la proposta, gli spazi per l’autenticazione, la certificazione, ecc. Per la validità formale dei moduli, questi verranno pubblicati su internet in formato PDF e saranno ivi indicate le modalità di stampa.

· I moduli devono però essere preventivamente VIDIMATI dai soggetti a ciò autorizzati (es. Segretario comunale capo o suo delegato, cancelliere comunale, funzionario appartenente alla segreteria…)
-La vidimazione serve per verificare che la forma dei moduli sia appropriata allo scopo ed abbia i requisiti imposti.· Le firme devono essere raccolte alla presenza di un AUTENTICATORE (es. Notaio, Giudice di pace, Sindaco o suo delegato, Segretario comunale, Assessore….facendo attenzione alla loro competenza territoriale, in quanto l’autenticatore (a parte i Notai) può autenticare le firme di tutti gli elettori italiani ma solo se la raccolta è effettuata all’interno del suo territorio di competenza). Tale soggetto ha il compito di autenticare le firme dei sottoscrittori, dichiara cioè che la firma sul modulo appartiene effettivamente alla persona indicata (e di norma deve essere retribuito).
-L’autenticazione serve per evitare che gli organizzatori firmino al posto di altri soggetti che non vogliono appoggiare la proposta. · Ogni firma raccolta deve poi essere certificata presso il comune di residenza del firmatario. I moduli contenenti le firme autenticate, devono quindi essere portati in comune per il rilascio di tale CERTIFICAZIONE, mediante la quale l’ufficio elettorale riscontra che il firmatario è effettivamente elettore di quel comune. (La certificazione può essere singola o collettiva a seconda che vengano allegati i singoli certificati elettorali dei firmatari ovvero che venga apposto, nello spazio apposito accanto ad ogni firma, il n. di iscrizione alle liste elettorali, il timbro e la firma del funzionario incaricato.) Se nelle giornate di raccolta avete raccolto le firme di residenti in 20 comuni diversi, dovrete richiedere a questi 20 comuni che vi certifichino le firme (per questo si consiglia di usare moduli diversi per residenza dei sottoscrittori).
-La certificazione serve per verificare che le firme appartengano a persone reali ed in vita e, che abbiano i diritti politici.



Amanti del tuning e no,vi prego di andare anke sul sito di Elaborare così da capire bene di cosa si tratta sia per la richiesta della modifica del Codice Stradale sia per la raccolta di firme!!!!

Partecipate numerosi!!!!!! thank's :alfa)
 
Avevo letto qualcosa a riguardo, mi andro a informare meglio sul loro sito, la cosa è ababstanza interessante :)
 
W il tuning
Spero che passi questa legge perchè con il tuning non si fa niente di male lo si fa solo per rendere belle e uniche le nostre auto :A)
Un saluto a tutti :alfa)
 
Per ora la data è da definere cmq se nel tuo comune non ci fosse nessuno che faccia la raccolta firme ovvero un PRRF (punto di rifermento raccolta firme) selezionato dal Comitato Pro Tuning,dovresti prima recarti in comune richiedendo il modulo da compilare riguardo alla legge sul tuning,nel caso non ci fosse,il Comitato Pro Tuning stà cercando e cercherà anke a raccolta firme iniziata,punti di riferimento per ogni comune (+ comuni aderiscono meglio è),basta essere iscritto al forum di Elaborare e successivamente mandare una mail a comitato-tuning@elaborare.org,per far sapere al comitato che vorresti essere parte attiva della raccolta....cmq sia per un discorso + approfondito vai qui!

Ringrazio vivamente lo Staff per aver esaudito la mia richiesta :alfa)
 
Io sono un pò scettico riguardo a questo disegno...
anche perché sicuramente non sarà retroattiva... e quindi chi ha acquistato kit estetici, o chi ha comprato altro, si troverà in mano tutta roba illegale, a fronte di oggetti acquistati post-legge....
 
magari fosse così, è vero non servirà + il nulla osta della casa costruttrice ma nel caso il prodotto che tu vorresti installare non è certificato,dovrai andare da un Ente che te lo certifichi come componente auto idoneo e poi in un secondo momento dovra passare anke una revisione!!!!
Cmq per saperne di + sul decreto Bersani basta andare qui!
 
Top