Intervista a Marchionne

isauricus

Nuovo Alfista
6 Settembre 2006
477
0
16
Genova
Lunga e interessante. Il giornalista lo incalza abbastanza. Giudicate voi come ne esce il Marchionne:

http://www.corriere.it/economia/12_...ti_fcf3820c-5ead-11e1-9f4b-893d7a56e4a4.shtml

Su Alfa Romeo:

La Fiat non è riuscita a rilanciare l'Alfa Romeo. Perché non la cede a Volkswagen?
«Perché non la vogliamo vendere. E in ogni caso Piëch vorrebbe solo il marchio».

Non si prenderebbe un sito produttivo?
«So quel che dico. E l'Alfa ci serve in America».
 
L'intervista è davvero molto interessante, e Mucchetti è bravo, oltre ad essere il giornalista che per primo in passato aveva lanciato concretamente sul Corriere l'invito alla vendita a VW.

Peccato che non si sia spinto a chiedere di più a marchionne sul futuro dell'Alfa, proprio perchè non verrà venduta....
 
PERCHE' e' rimasto altro oltre al marchio?

alfa serve in america? sara' un buco nell'acqua come al solito!
 
La storia del plesso produttivo che VAG non voleva è vera. E' emersa via via che si avevano più dettagli sulla trattativa sempre smentita, ma giunta in dirittura d'arrivo e che si ipotizzava andata a monte per quel che è oramai "informalmente" noto.
La questione dello stabilimento, ovvero Pomigliano, che la Fiat voleva togliersi dalle balle pare sia stata annunciata in epoche recenti da Marchionne durante certi meeting....
Da parte tedesca, che non ha bisogno certo di prendersi i cadaveri tali resi dalla Fiat avendo posti propri dove produrre - che siano Spagna o Germania -, e che vuol rimettere su una testa pensante ad Arese con stabilimento di produzione motori, gli han giustamente risposto picche.
La cosa poi degenerò in commenti sgraditi a "Napoleone" che, come è uso, ha alzato i tacchi e girato il sedere....
Comunque per me la traduzione delle parole è la seguente: perchè voglio una camionata di soldi, e tiro ad averli anche se Piech mi ha detto "se continui così allo stesso prezzo che ti offro oggi fra due anni mi devi dare Alfa e Fiat". E per avere una camionata di soldi tentavo di mettere nel pacchetto Pomigliano, che mi toglieva una grana grossa come una casa, che dato lo scarso venduto di Panda, il costo industriale di Panda nonostante il contratto capestro della newco e via discorrendo, è un incubo. L'Alfa poi mi serve per far da specchietto delle allodole in America, perchè intanto i concessionari sono incazzati neri che gli promisi Alfa già da un anno per fargli prendere quel flop di 500. E mordono il freno. Poi ho, su Alfa, il fiato sul collo di gente cui devo comunque rendere conto. E se vendo NON a un prezzo valido O a prezzo buono + qualche altra contropartita, perdo di colpo quella faccia che ancora qualche invornito crede sia quella di un uomo che non ne sbaglia una. Ecco direi che quella in corsivo è una "risposta ragionata". Perchè il liquido a Fiat serve. Alfa perde 300 milioni l'anno. Non è una perdita da poco. Non ci sono progetti in dirittura di arrivo. Non ci sono neppure le possibilità (se ci fossero le capacità) di avere un rilancio degno del marchio, che sottrarrebbe troppo a brand e progetti + facili e di cui è plausibile una remunerazione più a breve. A un certo dato momento arriverà (è già arrivato qualcosa, ma dovrà arrivare ancora d+) l'evidenza della incapacità imprenditoriale di Marchionne.
 
sediamoci sulla riva (che tanto siamo già appiedati) e attendiamo.
 
che gli convenga vendere, ad un buon prezzo, mi pare scontato....

che marchionne non abbia capacita' imprenditoriali, non corrisponde a realta'.... basta vedere come si e' mosso in questi anni per salvare fiat, pur non avendo un prodotto eccelso....

Altri avrebbero investito pesantemente su nuovi modelli , e complice la crisi mondiale di questi anni, avrebbero portato fiat al fallimento completo!
 
Secondo me alla fine venderanno. Ma non solo Alfa Romeo, ma penso anche Fiat e Lancia.

Alla fine è Chrysler che comanda maggiormente in questo accordo e dell'Europa le interessa poco o nulla (se non per Jeep con cui si può tranquillamente presentare con il proprio Marchio per quanto è forte l'immagine e non ha bisogno di rimarchiamenti strani per i propri prodotti).
Alla fine che utilità potrebbero avere questi tre Marchi nel Gruppo? Forse solo Lancia potrebbe interessare per vendere i modelli Chrysler in Europa, ma tutto dipende da come andranno secondo me le vendite delle varie Thema, Flavia e Voyager.
Fiat di certo non può interessare granchè a Chrysler: a parte il versamento di tecnologia che c'è già stata e per essere magari utilizzata per vendere qualche Dodge rimarchiata in Europa, che utilità può dare? Vendere utilitarie in USA dove si già capito che la 500 non ha funzionato? Secondo me una decisione anche per questo capitolo la si prenderà se si deciderà di vendere la 500L in USA e vedendo che risultati può dare.
Di Alfa Romeo sappiamo benissimo che dei tre Marchi è quello con il blasone maggiore, ma è quello che al momento è conciato peggio ed è praticamente da rifondare in toto (mancanza praticamente totale di una gamma, di motori specifici, di soluzioni tecniche specifiche TCT a parte, ecc.). Chrysler potrebbe essere interessata a tenere Alfa Romeo se questa potesse vendere in USA: ma cosa venderebbe in USA, MiTo e Giulietta? Al momento non può essere sfruttata se non spendendoci veramente un pacco di soldi.

Sarò ripetitivo, ma secondo me finirà come è capitato negli anni '70 con la Talbot/Simca che facevano parte di Chrysler Europe: in pratica erano Marchi che dopo u po' vennero utilizzati per meri rimarchiamenti, portando addirittura alcuni prodotti europei in USA. che non funzionarono più di tanto (tra l'altro ho scoperto che la Horizon in USA venne venduta fino al 1990 con Marchio Plymouth se non vado errato). Il risultato fu quello di cedere poi Talbot e Simca a PSA ( http://it.wikipedia.org/wiki/Talbot_%28azienda%29 ).

Mi auguro che queste strategie di prodotti portino a buoni risultati (anche se sinceramente ho i miei dubbi, soprattutto sul fatto di dire che non si presentano i modelli perchè c'è la crisi posticipandoli a dopo la crisi: ottimo, così quando si presentano rischiano di essere già più vecchi rispetto alla concorrenza...), ma se non fosse così ho l'impressione che il destino sarà molto simile a quello di cui sopra.
 
Sono d'accordo, specie con il discorso della totale (almeno ad oggi) inutilità di Alfa negli Usa. Servirebbe davvero un pacco di soldi che non ci sono (o non si vogliono) mettere sul piatto... temo che la traversata atlantica del nostro marchio porterà ad un'altro flop stile 500... :ignore)

Chissà che, se e quando accadrà, qualcuno non cambi idea (o magari gliela facciano cambiare).
 
Non è esattamente vero che la Fiat è a corto di soldi... la liquidità è altissima, ma come ha specificato Marchionne intendono usarla per mandare avanti il gruppo anche quando, secondo le sue previsioni (e considerando gli ambienti che bazzica c'è purtroppo da credergli), le banche andranno seriamente per aria... in una situazione del genere gruppi come PSA (che attualmente per finanziarsi stacca tassi più alti di quelli di Fiat) salterebbero in aria. Credo che in testa a Marchionne c'è anche l'attesa per i 'cadaveri' di Opel e PSA: d'altronde alla Fiat son sempre interessati i segmenti A, B e (poco) C, PSA ed Opel sono competitivi esattamente su quella classe di modelli dove si genera la maggiorparte del fatturato auto.

A WAG lasceranno il resto, accontentandosi di briciole raccolte a costo quasi zero con Lancia.

Alfa fa storia a sè, il potenziale ci sarebbe tutto, purtroppo il grosso handicap è che necessita di investimenti, ma d'altra parte lasciarla a WAG significa darsi la zappa sui piedi.
 
palple":2cphywen ha detto:
d'altronde alla Fiat son sempre interessati i segmenti A, B e (poco) C... A WAG lasceranno il resto...
palple":2cphywen ha detto:
Alfa fa storia a sè, il potenziale ci sarebbe tutto, purtroppo il grosso handicap è che necessita di investimenti, ma d'altra parte lasciarla a WAG significa darsi la zappa sui piedi.
Scusami, ma se davvero l'obiettivo strategico sono i segmenti A e B e (poco) C, allora cedere Alfa a Wag non dovrebbe significare darsi la zappa sui piedi, proprio perchè dovrebbe partire dal seg. C in su... no? :scratch)
 
step'85":rea70n8r ha detto:
palple":rea70n8r ha detto:
d'altronde alla Fiat son sempre interessati i segmenti A, B e (poco) C... A WAG lasceranno il resto...
palple":rea70n8r ha detto:
Alfa fa storia a sè, il potenziale ci sarebbe tutto, purtroppo il grosso handicap è che necessita di investimenti, ma d'altra parte lasciarla a WAG significa darsi la zappa sui piedi.
Scusami, ma se davvero l'obiettivo strategico sono i segmenti A e B e (poco) C, allora cedere Alfa a Wag non dovrebbe significare darsi la zappa sui piedi, proprio perchè dovrebbe partire dal seg. C in su... no? :scratch)

La zappa sui piedi nel senso che WAG con Alfa ci avrebbe fatto i soldi, che non è una prospettiva piacevole per chi vende (a meno che la vendita non avviene a cifre da non poter dire di no, e i 3 miliardi di euro di cui si vocifera non lo erano di sicuro).
 
palple":y6yczm0u ha detto:
Credo che in testa a Marchionne c'è anche l'attesa per i 'cadaveri' di Opel e PSA: d'altronde alla Fiat son sempre interessati i segmenti A, B e (poco) C, PSA ed Opel sono competitivi esattamente su quella classe di modelli dove si genera la maggiorparte del fatturato auto.
Per farne che cosa, delle nuove Lancia e Alfa Romeo?
Perchè io ho l'idea che se Fiat fosse riuscita a comperare Opel qualche anno fa, nel giro di pochi anni sarebbe divenuta come sono Lancia e Alfa adesso. Magari mi sbaglio, però vedendo come erano fino a quindici-venti anni fa Lancia e Alfa, e come sono adesso... beh, questo mi fa riflettere. Magari poi mi sbagio assolutamente, ma considerato tutto non penso che negli anni la fine di Opel sarebbe molto diversa di Lancia e Alfa Romeo (senza parlare di Autobianchi, Innocenti e OM, che è definitivamente sparita andandosi a fondere in Fiart Veicoli Industriali; Fiat infatti ha venduto poi solo la divisione OM carrelli elevatori http://it.wikipedia.org/wiki/Officine_M ... listica%29 ).

E poi sinceramente comperare Opel per utilizzarla per cosa, pianali per il segmento C e superiori (tanto Fiat non ha il C-Evo e adesso il C-Wide?) o per i motori (in pratica 'rimettendo insieme' la Powertrain che si era divisa con il divorzio con GM (e allora per avere motori nuovi tanto vale sfruttare le potenzialità di FPT, che ne sarebbe capace, invece di andare a prender cose di altri)? Probabile, ma a me pare che si creerebbero semplicemente degli ulteriori doppioni di modelli che già ci sono in Lancia, Fiat e Alfa Romeo (forse l'unica cosa che Opel potrebbe offrire a Fiat è il pianale utilizzato per la Insignia e quelli dei SUV Opel).

Tra l'altro non me la vedo proprio GM che vende Opel, che è la sua testa di ponte per l'Europa (che non può certo pretendere di far gli stessi numeri solo con la Chevrolet alias Daewoo) oltre che essere una una fonte di tecnologia che poi utilizza su quasi tutti gli altri Marchi (gran parte delle vetture del Gruppo in pratica partono da una base Opel a parte ovviamente le grossissime americane e un paio di Holden).

P.s.: dato che la discussione è molto molto interessante e sta uscendo dai canonici binari della discussione Alfa Romeo, sposto il 3d in 'Motori 360 gradi'. :)
 
Voglio precisare perchè ho parlato di Marchionne come di un "non buon" imprenditore. La lingua italiana infatti consente l'uso di molti termini, al contrario di altre lingue, i quali hanno un significato preciso: Marchionne non è un buon imprenditore perchè proprio non è neppure un imprenditore. Chiamiamolo revisore dei conti (che poi è quanto faceva la società svizzera da cui venne cooptato da parte dei soliti Grande Stevens e Gabetti, non certo fu scelto da Umberto Agnelli per guidare la Fiat), ragioniere, quello che si vuole.
Imprenditore è chi fa impresa, non che fa "una parte" di quanto fa un'impresa. Marchionne non conosce il prodotto che fa, non ha percezione del mercato cui si rivolge, e ha dimostrato di non sapersi circondare (ed accettare i consigli, le idee e le proposte positive) di collaboratori validi e capaci.
La perdita di persone professionalmente preparate e anche, se vogliamo, amanti del proprio lavoro, non lo ha minimamente scalfito ed anzi si è andati in quella direzione. Ha sanato Fiat... e come? Rilanciandola, forse? O facendola diventare sempre più piccola, ridimensionando di tutto di più, dalla rete di vendita alla gamma modelli, dagli organici facendo terrorismo alle idee nuove perchè vuol aver becco su tutto e metterci l'ultima parola? Per cortesia, siamo seri: son più imprenditori i cinesi che si son presi Volvo, vanno in Svezia una volta l'anno, guardano i conti, allocano il nuovo budget e "fate voi".

Venendo alla fanta-azienda che stiamo giocando su questi schermi....... Opel è un marchio che a ragion veduta non venne dato. Fallire per fallire ai tedeschi è parso meglio farlo da soli. Non gli si può dare torto stante che laddove Fiat ha toccato, ha portato solo che miseria. E se oggi i competitor "quelli grossi per davvero" non considerano non dico Fiat, ma FiatChrysler un competitor "degno" o "pericoloso" beh c'è da rifletterci sopra.
La liquidità che Fiat dice di avere, e che in effetti ha, serve come effetto paracadute non tanto e non solo per questioni di mercato spicciolo: il mondo non è l'Europa e basta, e manco l'America. Il mercato è il mondo, in special modo tutto si è spostato (e da anni, ed è da anni che si dice e si sa) verso oriente. Mercati che tirano ce ne sono, e lo sa pure la Fiat. Peccato per lei che è forte laddove i mercati sono forti ma fondamentalmente poveri. Si ciancia di PSA come un cadavere, ma ci si dimentica che PSA in oriente c'è. Finora dei grandi in oriente manca solo la Fiat, sì come manca in Russia, sì come con Tata in India i rapporti non sono buoni. In Cina VAG produce da decenni. Se GM si interessa a una nuova powertrain con PSA lo fa anche e soprattutto perchè PSA nel mondo esiste. E pur con tutti i problemi del caso, gli altri han fatto quel che anche noialtri poveri cialtroni di strada si suggeriva dieci anni fa: mettere in sicurezza (con prodotti, buone gestioni, assenza di voli pindarici e costruzione di una immagine di costruttore serio e capace) l'azienda per affrontare tempi bui che ci son sempre stati e ci saranno sempre. Se Fiat oggi deve mantenere liquidità non è perchè le banche "salteranno per arie e non faranno + credito a nessuno", ma è perchè la coperta si sta dimostrando corta, ed allora i soldi non verranno + dati alla Fiat. Che con la liquidità in cassa fa nè + nè - che quanto le banche fanno con i clienti "normali della strada" quando ti dicono "ma lei cosa porta a garanzia?" e manco li voglion + vedere gli immobili, ma pretendono di darti 100k euro se ne hai 120k sul conto corrente...
In Italia (perchè serve data la situazione socio-politico-economia) serve non demolire il mito Marchionne e ci si comporta come se esistesse ancora una Fiat italiana (singolare che Sergio dichiari di non aver nulla contro l'Italia quando non perde occasione, a microfoni spenti, di dire che è un paese di merda). Non esiste, e esiste ancora una presenza in Italia perchè non è possibile farne a meno ma per motivi molto diversi dalla "strategia aziendale" o dall'interesse vero a rimanerci. Nell'attuale situazione di Detroit, stante che i competitor e chi ne sa per davvero (che NON SONO il mercato che gioca ancora sull'onda lunga delle bolle tipo mutui subprime) hanno pesato giustamente Fiat, la migliore delle ipotesi è che il gruppo possa fare la fusione e che cerchi di giocarsi la carta della sopravvivenza nel mercato domestico (semprechè non dorma e implementi nuovi progetti) lasciando ai mercati periferici (come il nostro) "rimarchiature varie ed eventuali buone per saturare le linee produttive e trovare qualcuno che ancora paga il doppio dei prodotti per via del marchio di prestigio che portano sopra". Non so quanto questa cosa abbia garanzia di successo, temo molto poca. Bisogna poi distinguere i valori percentuali tanto cari al mercato finanziario (che gira veloce come una banderuola) e l'interesse di un paese come gli USA a tenere, anche artificiosamente, alto il prestigio del gruppo e dell'eroe dei due mondi che lo governa, con la realtà: se mi si dice che Lancia aumenta del 50% è sicuramente vero. E i mercati, lo insegna la storia anche recente, si nutrono di questi dati come gli uccellini col becchime. Ma se questo 50% di aumento significa 5 auto su 10, cioè ne ho vendute 15 mentre prima avevo un saldo di 10, ho venduto sempre e solo 15 macchine. E stiamo parlando della situazione "positiva" di un marchio "in crescita". Poi dovremmo anche vedere quanta redditività ho su quel marchio. Alfa poi è il paradosso: da un lato si ciancia di valori percentualmente soddisfacenti, ma la coperta che sia corta lo si sa, e a ben vedere lo potrebbe vedere chi si leva il prosciutto dagli occhi: è così tanto soddisfacente che questo marchio, con DUE soli modelli da produrre peraltro sinergici, da perdere 300 milioni l'anno. E' una perdita notevole, che infatti non è passata indenne agli occhi del board supremo di comando, di norma non uso a guardare "nel dettaglio" ma solo a ragionare dei massimi sistemi. Non so quanto Marchionne potrà sostenere il suo credo di non voler passare per chi ha fallito su diversi punti. La cessione di Alfa appaleserebbe anche presso quelli con gli occhi foderati di cui sopra una certa incapacità. Ed è noto che perdere a Napoleone non fa piacere, nè dover ingoiare amari calici. L'orgoglio (che si esprime anche a mezzo ripicca) che lo ha portato a girare i tacchi nella prima trattativa Alfa-VAG insegna molto. Ma è anche vero che a qualcuno deve rendere conto, e le varie promesse irrealizzate (ed irrealizzabili, nè che siano in corso di realizzazione) alla fin fine porteranno pur da qualche parte... Intanto, se ragioniamo da svegli, vediamo che ci si sta già preparando alla contrazione della capacità produttiva italiana. Quando venne realizzato il progetto nuova Pomigliano (che portò tanta prosopopea, qualche investimento, molto stato di polizia in fabbrica, e vetture comunque costruite come prima) in molti pensammo che Marchionne stesse costruendosi l'alibi: "non gira, io ci ho investito, ci ho provato, che posso farci......."
Dovendo, per "n" motivi - non certo di economicità, perchè solo un ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! poteva pensare di fare delle Panda in Italia quando questo modello garantiva dei margini interessanti se prodotto in un paese che costa molto di meno - tenerselo e farlo lavorare (visto che VAG gli ha risposto picche) non si è mica pensato, come era giusto fare, di produrre qualcosa di pregio, ergo che consentisse un prezzo di vendita che copriva (come copre sui prodotti tedeschi) le maggiori spese. Eh no. La grande capacità imprenditoriale ha preteso prima un contratto capestro per abbassare quella quota importante (ma non come la si pretende) che va sotto il nome di costo del lavoro. Poi ha portato la produzione di questa macchinetta, sperando in una recettività ancora da venire di mercati in sviluppo come il nord africa, facendo cosa? Dal lato polacco, aprendo un problema. Perchè quel ravatto di Ypsilon non tira, ed era normale, è semplicemente orrenda..... la 500 si sta fermando, ed è normale. La Ford la sua nuova Ka se la farà per i fatti suoi e su stabilimenti suoi. Allora la grande capacità imprenditoriale ha fatto da un lato morire Pomigliano come stabilimento di vetture di pregio (inesistenti, e che qualora esistessero verrebbero prodotte non certo quà - le Alfa, intendo) destinandolo a stabilimento che deve costare poco se produce vetturette, dall'altro una Panda che costa 1800 euro d+ di quella polacca (molto è per via dello stabilimento, poi ci son chiaramente i costi del prodotto nuovo etc. etc.) e dulcis in fundo la sottoproduzione in Polonia. Non v'è che dire: un perfetto mix di genio e imprenditorialità.
La questione Alfa è poi oramai solo una pippa mentale di qualcuno che cerca di tirarne fuori la carta dell'"importanza in USA" per non sentirsi dire "lei ora veda di cederla".
Il marchio Fiat. Ma a chi interessa, ma chi se ne frega? Fuori di quà Fiat è niente. Ma proprio zero, se non qualcosa in america latina. Quando a suo tempo Toyota si era interessata a Fiat lo faceva solo per gli stabilimenti. Il marchio potevano anche chiuderlo. Qualcuno ha citato il caso Talbot. Non sarà un caso se quando venne presa Chrysler io citai la Horizon come dire "ora Marchionne ci ridarà la Horizon". La Horizon era una world car, alla stregua di quello che era la coeva Escort (la prima a trazione anteriore) e di come successivamente furono la Mondeo e voleva essere la Palio. Chrysler prese la Simca agli inizi degli anni '70, profondendo un po' della propria tecnologia su una marca che nel decennio precedente (quando era partecipata nientemeno che dalla Fiat) aveva portato cmq a casa la pagnotta. Produsse alcune vetture, come la 1307/8, che si vendevano pure, essendo affidabili e moderne ed offerte a un prezzo concorrenziale. Erano comunque auto "tanto al chilo". La Horizon europea era la meccanica della vecchia Simca 1100 su una carrozzeria più moderna, ne vendettero molte perchè costava poco. Ma la parabola finì lì, perchè anche in quel caso non vi fu (quando mai da una casa americana????) una implementazione di progetti, un know how "moderno" ed avanzato. Basti vedere l'ultimo progetto che venne lasciato dalla Simca: la Tagora....
PSA bene fece a levarsi di torno un concorrente in teoria francese, e pupparsi gli stabilimenti ex Simca (es. Poissy). Rimarchiò una Peugeot 104 e la chiamò Samba. Continuò a fare le Horizon, le 1510, le Solara e si portò in gamma pure quel canchero della Tagora. E poi? Assegnò alla Talbot (così la chiamò) il progetto che avrebbe portato poi alla Peugeot 309, nè + nè - come la Q3 dell'Audi è stata sviluppata dalla Seat. Poi si tolse di torno questo marchio, che non era valido neppure per smaltire i motori nuovi di Peugeot in sostituzione dei vecchi Chrysler, e tenne il marchio Talbot in Spagna e Inghilterra dove qualcosa ancora significava, facendogli vendere la 309. Fine delle trasmissioni.
Casi del genere sono sempre esistiti. La Fiat ne ha una lunghissima...... esperienza.
 
sempre molto obiettive e condivisibili le analisi del Fusi.
Putroppo.
che tristezza :(
queste cose le vedo anche nel piccolo nel mio settore...
aggravate dal fatto che c'è gente che farebbe meglio ad andarsene in pensione e levarsi dalle scatole invece di continuare a insistere con idee vecchie e sbagliate (si sa invecchiando si rimbambisce un po'...)

Mi sembra solo molto strana una cosa: Marchionne non conta così poco sull'asse fiat-chrisler come qui alcuni dicono.
Altrimenti non avrebbe deciso personalmente di cambiare tutte le automazioni dei siti produttivi USA da PLC americani Allen-Bradley a PLC Siemens tedeschi, che sono quelil usati sulle linee produttive fiat italiane.
La notizia l'ho avuta ufficiosamente la primavera scorsa da un trainer della siemens che viene nella mia azienda a fare corsi...
 
Conta più di altri AD del passato. Per manifesta mancanza di capacita degli azionisti. Va bene che l'azionista tale è e deve rimanere. Ma state certi che alcuni azionisti l'avrebbero volentieri mandato a casa ma è impossibile data la situazione che pure lui stesso ha causato.
Allora va sempre fatta differenza fra quanto "lo vogliono" o quanto "devono volerlo".
 
già... come ti capisco... parole sante.
evidentemente gli tocca tenerselo.
mi sa che se ne andrà solo quando fiat sarà fallita (e dopo che ovviamente si sarà portato il suo gruzzolo alle cayman...)
 
Lui tirerà a tener il titolo alto fino a quando riscatterà le stock options. Se nel 2015 andrà via lascerà ad altri una aZienda semivuota che dovrà trovarsi una collocazione. Potrebbe anche essere che diluita la presenza di Exor nell'azienda possa avere ancora più potere personale diventando azionista. A quel punto si aprirebbero nuovi scenari.
 
ce ne ho messo un po'a capire quello che hai scritto (non mi occupo di economia ma di tecnica), ma con l'aiuto di wikipedia un po'ce l'ho fatta.
Delinei uno scenario ben triste...
certo che senza un minimo di etica nel campo dell'economia la crisi ce la terremo per altri 20 anni... fino all'autodistruzione
 
Top